Nel calcio il futuro è adesso. Quindi non è un'eresia parlare dei progetti del Verona, in un momento in cui il campionato è tutto da decidere. Già, il fulcro della questione è proprio questo. Non serve dire che tutto quel che sarà dipende dall'esito della stagione. E non è retorica parlare di un Piano A e di un Piano B.Piano A come la serie del Sogno. Se l'Hellas fosse promosso, incasserebbe almeno 25 milioni di euro di diritti tv. Un tesoro che consentirebbe a Giovanni Martinelli di rientrare di molti costi sostenuti in questi anni in cui molto ha speso. Inoltre, il Verona non perderebbe i pezzi migliori. Resterebbero Hallfredsson e Gomez, con il Genoa verrebbe avviato un dialogo per confermare Tachtsidis. Queste le prime mosse. Altrimenti, dovesse ahinoi scattare il Piano B, i gioielli gialloblù sono destinati a finire sul mercato. Con Hallfredsson, più ancora di Gomez, che sarebbe ceduto. Impensabile, poi, che Martinelli, da solo, vada a investire altre grosse somme per costruire una squadra di nomi prestigiosi. La via da percorrere sarebbe quella di consolidare quel che c'è e di utilizzare i danari delle cessioni eccellenti per completare la rosa e pareggiare il bilancio. Andrea Mandorlini ha un contratto in essere fino al 2014, anche in caso di offerte da altri club il timone del Verona resterà a lui, salvo proposte irrinunciabili.Di debiti, in via Torricelli, non ne vogliono più fare. C'è da considerare anche la salute del presidente, che resta, purtroppo, in una situazione delicata. A lui vanno i nostri migliori auguri. C'è un Hellas da far crescere ancora e che ha bisogno di Giovanni Martinelli. Piano A o Piano B che sia, chiaramente.Matteo Fontana
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Piano A e Piano B
Le strategie possibili dell'Hellas che verrà. Il punto fermo? Mandorlini
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