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PIZZUL: “VERONA, OCCASIONE PERSA, MA PUOI FARCELA”

Lo storico telecronista: "I margini di miglioramento ci sono, la salvezza è alla portata"

Alessandro Lerin

Presente ieri pomeriggio allo stadio per assistere alla gara tra Verona e Udinese, Bruno Pizzul ha parlato ai microfoni di hellas1903.it del match del Bentegodi e del momento dei gialloblù (foto Getty Images per Gazzanet).

Verona in vantaggio con un gol, su rigore, di Pazzini e raggiunto nel finale da Thereau: che partita ha visto?

Una gara che sicuramente non passerà agli annali della storia del calcio, abbastanza "soffocata" e priva di particolari emozioni. Nel primo tempo il Verona ha chiuso meritatamente in vantaggio, nel secondo l'Udinese tutto sommato è riuscita a riportarsi in parità. È evidente che le due squadre non stanno attraversando un grande momento, entrambe sono gravate da assenze piuttosto importanti. La sensazione è che siano poco serene e che non giochino con la tranquillità che ci vorrebbe. Anche per questo penso che la prestazione dell'una e dell'altra sia stata costellata da parecchi errori, ma Verona e Udinese hanno margini di miglioramento: adesso è inevitabile che ci sia un po' di preoccupazione, ma alla resa dei conti credo raggiungeranno una salvezza abbastanza tranquilla.

Il Verona resta l'unica squadra del campionato a non aver ancora centrato la vittoria. Che idea si è fatto sull'avvio di stagione dei gialloblù?

Bisogna stare attenti. Mandorlini deve essere bravo a ricompattare l'ambiente, caricare i giocatori in modo da creare la necessaria autostima. I numeri in questo momento sono impietosi: il fatto che passino le giornate di campionato e che non arrivi la sospiratissima prima vittoria finisce per costituire un ostacolo anche di natura psicologica. Ieri il Verona ha perso un'occasione, perché il fatto di aver sbloccato la situazione era un vantaggio che andava salvaguardato e portato fino alla fine. I giocatori, dimostrando scarsa fiducia in se stessi, hanno arretrato il raggio d'azione e si sono fatti raggiungere. Tuttavia, quando Mandorlini avrà recuperato tutti i suoi effettivi, credo che la situazione finirà per migliorare. Ieri, ad esempio, Pazzini non ha giocato male, ma è chiaro che non ha la singolare capacità di Toni di mantenere da solo la squadra alta. Alcuni elementi sono stati utilizzati pur essendo palese che non sono al top della condizione, a cominciare da Matuzalem, ma anche Mandorlini sta facendo di necessità virtù. Passerà questo momento particolare e quindi le cose miglioreranno.

Secondo lei quali sono gli aspetti positivi dai quali deve ripartire l'Hellas?

Secondo me la convinzione. Anche dal punto di vista della tenuta fisica e atletica, come collettivo, mi sono parsi abbastanza a posto. Poi ci sono degli elementi, come dicevo, che non sono al top della condizione, però credo che la situazione migliorerà quando, centrando la prima vittoria, i giocatori scenderanno in campo con maggiore serenità e tranquillità. Adesso è importante che anche i tifosi stiano vicini alla squadra e non la contestino, ma mi sembra che anche ieri si siano comportati bene con la squadra.

Domenica prossima il Verona affronterà la Sampdoria al Ferraris. Che partita si aspetta?

La Sampdoria è una squadra particolare, che ha delle potenzialità straordinarie in avanti ma è abbastanza perforabile in difesa. È ovvio che il Verona dovrà fare una gara molto attenta in chiave difensiva, senza però rinunciare a portare qualche azione di attacco: se giocherà solo di contenimento ci sono giocatori come Eder e Muriel sempre molto pericolosi. Soprattutto a centrocampo bisognerà cercare di bloccare l'iniziativa agli avversari ma, ripeto, sarà una partita che il Verona non può interpretare solo in chiave difensiva, deve cercare in qualche modo di rendersi pericoloso anche in avanti.

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