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Pronti subito

La sfida del Verona è avere una squadra con delle certezze fin dall'avvio

Matteo Fontana

Ieri si è consumato il rituale del sorteggio dei calendari. C'è sempre un'emozione unica che pervade l'appassionato nell'attesa di capire quale sarà il cammino della propria squadra. Il momento che precede la comparsa della schermata che comunica l'avversario del primo turno. I calcoli sulle sfide più sentite e su quella che potrebbe essere la fase decisiva del campionato.

Detto che Verona-Napoli è partita dalla grande suggestione, con la memoria di epiche vittorie gialloblù e pure di delusioni indigeste, e detto che, considerata la rivalità tra le tifoserie, ci vorrebbe più grano salis nel disporne la disputa in orario serale, e di fatto notturno (e dopo ci parlano di contenimento della spesa pubblica...), sarà un avvio difficile ma non impossibile per l'Hellas. Compreso il derby con il Chievo, tecnicamente in trasferta, il Verona affronterà sei delle prime nove partite al Bentegodi.

Quel che più conta, però, è che i gialloblù siano pronti subito. Il caso Cassano si è rivelato un colossale equivoco che non deve diventare un boomerang. Per due settimane il mercato dell'Hellas ha preso una piega distinta rispetto a quanto occorrerà che sia ora. L'ormai ex FantAntonio imponeva un indirizzo e degli equilibri diversi. Adesso serve rimediare al suo divorzio e intervenire in entrata.

Serve anche assestare una linea difensiva bersagliata dagli infortuni. Caracciolo e Bianchetti sono alle prese con stop medio-lunghi. Cherubin non rientrerà fino a data da destinarsi. Stesso ragionamento vale per Brosco. C'è un dato di fatto: lì dietro il Verona è corto, cortissimo. Ed è dalla difesa che si cominciano a costruire le salvezze in Serie A. A maggior ragione tenendo a mente le gragnole di gol che l'Hellas ha preso nelle sue ultime tre stagioni nell'Olimpo dell'italica pedata. Nel 2014 e nel 2015 andò bene, grazie a un attacco-mitraglia comandato da Luca Toni. Poi, sappiamo bene come sia finita.

Sarà una lotta dura, quella che il Verona avrà da sostenere per restare in A. E proprio per questo ci sarà bisogno di avere certezze sin dall'inizio. Certezze date dal mercato, da consegnare a Fabio Pecchia, che poi avrà il compito di farle maturare sul campo. La stagione sarà faticosa e lunghissima. Proprio per questo all'inizio non si potrà sbagliare.

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