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Quel Verona corsaro all’Olimpico: D’Amato in gol, l’Hellas batte la Lazio

Tra i rari successi esterni con i biancocelesti, nel 1969 il primo in Serie A

Lorenzo Fabiano

Sconfitto in 12 occasioni su 21 confronti, l’Olimpico di Roma, sponda biancoceleste del Tevere, non rappresenta certo terra di conquista per il Verona. Solamente due le vittorie dei gialloblù, sette i pareggi. L’ultimo successo risale al 16 dicembre del 1984 e porta la firma di Nanu Galderisi. Quindici anni prima fu invece un gol dell’ex Vito D’Amato a stendere la Lazio.

E’ il 14 dicembre del 1969 quando il Verona, reduce da uno squillante successo per 4-1 sul Bari, scende nella capitale per far visita a una Lazio che ha appena incassato due pesanti sconfitte a San Siro contro l’Inter e in casa col Napoli. Il Verona veleggia tranquillo a metà classifica a quota 13, i capitolini tre lunghezze più sotto in zona a rischio. Lucchi schiera Pizzaballa tra i pali, mette Ripari a ringhiare su Fortunato, e Battistoni a fare a sportellate con il giovane ariete Chinaglia; Sirena spinge a sinistra, Stenti è il libero; centrocampo composto da Ferrari, Mascalatito, Maddè, e Mascetti: orfano del “Gringo” Clerici l’attacco è affidato al nuovo arrivo  novembrino D’Amato e a Bui. Il “Mago” Lorenzo punta invece sulle geometrie di Governato, le sgroppate di Casisa, e soprattutto la vena creativa del suo astro, “El Gaucho” Juan Carlos Morrone.

La Lazio prende subito in mano le redini del gioco, decisa a fare bottino pieno. Il Verona dal canto suo si difende con ordine. La minaccia più seria i biancocelesti la recano al 28’ del primo tempo, quando Pizzaballa è costretto a un gran intervento per deviare sulla traversa con la punta delle dita una stangata del fantasista argentino. La manovra laziale vive  di fiammate, ma Battistoni tiene a freno Chinaglia e Ripari annulla Fortunato. Lucchi perde Ferrari per un guaio muscolare e al suo posto nella ripresa manda in campo Orazi. La Lazio continua spingere a testa bassa senza però trovare sbocchi e finisce per esporsi ai contropiede gialloblù: al 69’ Maddè filtra un pallone in area per D’Amato che, vinto un rimpallo con Papadopulo, fulmina Sulfaro.

Colpita, la Lazio si getta disperatamente in avanti;  un infortunio a Stenti, costringe Lucchi ad arretrare Mascalaito nella posizione di libero (quello sarà il suo posto per tutto il resto della carriera). All’ultimo minuto è proprio il Gigi da San Michele a salvare il vantaggio su botta ravvicinata a colpo sicuro di Wilson. Il fortino scaligero regge e l’Hellas porta a casa due punti d’oro. Il Verona chiuderà la stagione al dodicesimo posto con una salvezza tranquilla; la Lazio si risolleverà finendo ottava.

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