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Quelli che…. Buon Natale!

Redazione Hellas1903

Gli auguri di hellas1903.it, in libera parafrasi ispirata da Enzo Jannacci e Beppe Viola

Presentarsi al pranzo di Natale con i segni dei quattro ceffoni (e potevano pure essere di più) di Udine stampati sulle ganasce, non è proprio il quadretto che immaginavamo e speravamo di ritrarre. Tuttavia è tempo di auguri, e siccome come recita un noto spot zuccheroso, “A Natale puoi”, eccoci qua.

E allora Buon Natale a quelli che il Verona, a quelli che la trasferta, a quelli che il Bentegodi, a quelli che la curva, a quelli che i distinti, a quelli che amaro, caramelle, gomma, a quelli che noccioline, a quelli che il pullman, a quelli che Ranzani in Cayenne, a quelli che la sciarpa, a quelli che la pashmina, a quelli che il bar sport, a quelli che la location, a quelli che la soppressa, a quelli che il tempura, a quelli che il buon vino, a quelli che basta che sia vino, a quelli che le trattenute in busta paga, a quelli che il 740, a quelli che la professione, a quelli che il lavoro c’è, a quelli che il lavoro non c’è, a quelli che il medico della mutua, a quelli che la clinica privata, a quelli che l’austerity, a quelli che il boom, a quelli che la chiesa, a quelli che il centro sociale, a quelli come noi, a quelli come loro, a quelli che la Juve, a quelli che il Vicenza, a quelli che il Milan e l’Inter, a quelli che Franco Frasi e Sante Begali, a quelli che Bui e Traspedini, a quelli che Zigo, a quelli che Elkjaer, a quelli che Toni, a quelli che Massimelli, a quelli che Brilli, a quelli che Capuzzo e D’Ottavio, a quelli che Myrtaj, a quelli che Bietek, a quelli che Ciccio Morante, a quelli che Spehar, a quelli che Bergamo, a quelli che Busto Arsizio, a quelli che Salerno, a quelli che Souprayen, a quellli che Cefis e Furlanetto, a quelli che Bagnoli, a quelli che Fascetti, a quelli che Salvioni, a quelli che Veneranda, a quelli che Pecchia sì, a quelli che Pecchia no, a quelli che la romanità di Giannini, a quelli che Fusco, a quelli che Ciccio Mascetti, a quelli che Cannella, a quelli che Setti, a quelli che Uzzo e l’avvocato Di Palermo, a quelli che Belgrado, a quelli che Salonicco, a quelli che Brema, a quelli che Cava dei Tirreni, a quelli che Nocera Inferiore, a quelli che Sorrento, a quelli che il 20 maggio 1973, a quelli che il 12 maggio 1985, a quelli che il 5 maggio 2002, a quelli che il 21 giugno 2007, a quelli che Terni, a quelli che Reggio Calabria, a quelli che Giorgio Mondadori, a quelli che Garonzi, a quelli che Brizzi, a quelli che Tino Guidotti, a quelli che Nando Chiampan, a quelli che Giambattista Pastorello, a quelli che il Conte Arvedi, a quelli che Giovanni Martinelli, a quelli che Parentela, a quelli che Paiola, a quelli che la Nike, a quelli che l’Adidas, a quelli che Artigianato e Sport, a quelli che Legea, a quelli che Battista, a quelli che Mario Su!, a quelli che Buio, a quelli che il Fanta, a quelli che Italia, a quelli che Max, a quelli che Tufi, a quelli che ci sono, a quelli che non ci sono più, a quelli che ci saranno, a quelli che ci credono, a quelli che non ci credono, a quelli che si, a quelli che no, a quelli che gialloblù è il colore che amo. Auguri infine anche a Beppe Viola e Enzo Jannacci, che ci hanno insegnato e vivere nell’ironia, ci mancano tanto, e da lassù ci perdoneranno tanta irriverenza.

BUON NATALE da hellas1903.it!