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Questo Verona deve ancora dimostrare tutto

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C'è anzitutto una mentalità da salvezza da ritrovare al più presto, il bottino iniziale ha smesso di coprire le falle
Andrea Spiazzi
Andrea Spiazzi Direttore 

Il bottino iniziale di punti ha smesso di coprire le falle del Verona che, dopo una prova deludente a Frosinone ne gioca un’altra che sa di vorrei ma non posso, o quantomeno di potrei ma non riesco. È un Hellas scostante nell’atteggiamento e nei risultati quello che stiamo vedendo. Che ha raccolto, dopo la doppia vittoria iniziale, 2 soli punti in 7 partite. La media è, al momento, da salvezza se si pensa che anche quest’anno la quota per non retrocedere sarà molto bassa. Ma se così non fosse?

Al di là di calcoli ancora troppo lontani da fare è un dato di fatto che l’Hellas sia ancora un’incompiuta. Tecnicamente non ci sono migliorie evidenti portate dal mercato, quantomeno al momento non si sono manifestate. Sulla tattica non ci soffermiamo molto, l’allenatore lo fa Baroni. In avanti ci sono un paio di varianti: Djuric o Henry che fanno da boa o da sponda, oppure i veloci che però sinora hanno fatto poco per non dire pochissimo e per i quali il gol sembra essere diventato una chimera. In mezzo manca clamorosamente qualità, manca un faro. Ci son muscoli ma poco cervello fino. Dietro si funziona anche benino, purtroppo la media è stata rovinata dai 5 gol subiti nelle ultime 2.

Quello che però sta difettando maggiormente è lo spirito da squadra che deve salvarsi, che non si è visto a Frosinone (o si è visto troppo tardi) né col Napoli, che ha giocato come il gatto col topo prima di tirare il fiato in vista di Berlino martedì in Champions. Il pericolo numero uno è dunque quello di non riuscire a mordere fino in fondo, di non avere continuità di rendimento dentro ogni partita. Le fiammate nel finale sono meglio di nulla ma non servono. Il vantaggio su quelle dietro si va sgretolando, che vogliamo fare?

La fortuna è che per salvarsi non serve, al momento, un miracolo. Basta un’impennata, la via ritrovata del gol, qualche punto in serie che arriva. Per farlo però serve la mentalità necessaria, da ritrovare già a Torino anche se in una gara proibitiva. Ed è una mentalità che dovrà durare sempre e che potrà far superare, contro alcune squadre, i propri limiti.

Una provocazione: i gialloblù hanno vinto con l’Empoli per un regalo del portiere e con la Roma perché era la Rometta che non a caso ha poi infilato il peggior avvio della sua storia nella A coi 3 punti. Poi due punticini in 7 partite. Questo Verona deve ancora dimostrare tutto.

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