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Rete “Fare” contro il razzismo: l’Hellas in prima linea

La società gialloblù protagonista a Roma all'assemblea internazionale

Redazione Hellas1903

Rinnovare l'impegno al contrasto di ogni forma di discriminazione

razziale nel mondo del calcio è lo scopo dell'Assemblea della rete Fare

(Football against racism in Europe) con il titolo "Diamo una svolta al

Gioco. Uguaglianza, inclusione, attivismo', che è stata presentata venerdì 4 maggio 2012 a Roma a Palazzo

Valentini, alla presenza del presidente della Provincia di Roma Nicola

Zingaretti, del presidente della Figc Giancarlo Abete, di William

Gaillard, consigliere del presidente Uefa Michel Platini, di Filippo

Fossati, presidente Uisp, di Massimiliano Monnanni, direttore Unar e di

Piara Powar, direttore rete Fare.Presenti anche tutte le 22 società

della Serie bwin con in particolare l'Hellas Verona (aderente alla rete Fare dal 2009, ndr) che ha presentato il

suo progetto contro la discriminazione: attraverso slogan sui led di

bordo campo, uno striscione esposto al pubblico da bambini di diverse

nazionalità, vestiti con una maglietta ad hoc, e attraverso una serie di

iniziative e attività benefiche promosse verso tutti i tifosi per la

sensibilizzazione a tematiche quali la xenofobia, con anche

l'interessamento delle scuole, promuove un impegno per la lotta alla

discriminazione a tutti i livelli e in tutti i luoghi, allo stadio, in

campo, nell'allenamento, nell'istruzione sportiva e attraverso i

media. Una proposta quella di Fare che non trova la Lega Serie B

attiva solo a parole, come dimostra l'adesione al progetto dell'Uefa

"Rispetto", presentato una settimana fa a Villa Necchi, che coinvolgerà

ad ampio spettro tutti i club, arricchita in termini di contenuti e

attività dal Manifesto per il Rispetto, che è sintesi e al tempo sesso

parte integrante del Codice Etico della Lega Serie B.La rete Fare

riunisce oltre cento organizzazioni, provenienti da 20 paesi, impegnate a

combattere il fenomeno della discriminazione e il razzismo nel mondo

del calcio. L'organizzazione di riferimento della rete Fare in Italia è

la Uisp, da anni impegnata a promuovere iniziative, cui recentemente

hanno aderito anche la Figc e la Unar, volte a debellare fenomeno del

razzismo da ogni manifestazione sportiva. L'attenzione di queste

iniziative è focalizzata soprattutto sui giovani. Per sconfiggere il

razzismo le organizzazioni intendono partire dalla base, coinvolgendo

nelle squadre di calcio giovanili, i figli degli immigrati, per

costruire a partire dalle nuove generazioni una cultura improntata sul

rispetto e sulla tolleranza.Fonte: Adn Kronos

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