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Salcedo: “A Verona per Juric, ha sempre creduto in me. Obiettivi? La salvezza”

Il giovane gialloblù: "Esordio in A inaspettato. Lavoro ogni giorno per tenermi stretta la Nazionale"

Redazione Hellas1903

Eddie Salcedo, giovane attaccante del Verona, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Queste alcune delle sue dichiarazioni:

"La Nazionale? Rappresentare l’Italia è un grandissimo onore oltre che un privilegio che non tutti i ragazzi della mia età possono avere. Quindi lavoro ogni giorno per tenermela stretta. Mi ricordo le prime chiamate in Under 15. Volevo esserci ma non c’ero mai: ho aspettato tre anni ma alla fine tutto si è risolto. Conservo due maglie: quella dell’esordio e quella del primo gol".

Sull'esordio in Serie A, nel 2017: "Mi chiamò Juric, non me l’aspettavo, non capivo niente. Sfiorai anche il gol: se non ci fosse stata quella parata di Consigli avrei segnato subito. Da sempre lo aspettavo il primo in A: fortunatamente è arrivato contro il Brescia, con la maglia del Verona". 

"Esultanza studiata? Ne avevo una pronta, ma non ci ho capito niente. Il primo gol non me lo immaginavo quindi mi sono lasciato andare. È una sorpresa, la vedrete al prossimo gol".

Sulla popolarità: "Cerco di tenere i piedi per terra: faccio finta di niente e ragiono come un ragazzo di 18 anni che sta vivendo un sogno. Devo viverla con umiltà".

"L’importanza di Juric nella scelta di venire all'Hellas? Lui mi conosceva già, ho scelto il Verona soprattutto per il rapporto che mi lega al mister. Ha creduto in me fin da quando avevo 15 anni. Poi ho scoperto tutto il resto: è tutto bello, la città, la squadra e la tifoseria".

Su sogni e obiettivi: "Tanti. Il primo è quello di giocare un Mondiale con la Nazionale. L'obiettivo a breve termine è la salvezza con il Verona. Personalmente, spero di arrivare almeno a cinque gol".

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