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SCONFITTA A REGGIO EMILIA: VERONA IN PIENA CRISI

2-1: Moras segna ma nella ripresa Sansone e Taider rimontano

Redazione Hellas1903

Niente da fare, il Verona getta all’aria a Reggio Emilia un vantaggio costruito, pur con fortuna,  nel primo tempo, con una ripresa zeppa di errori e povera di carattere che spalanca al Sassuolo la strada della rimonta e ai gialloblù quella della crisi. Perchè, adesso, non ci si può più nascondere di fronte ai soli tre punti nelle ultime sette gare. Una media da retrocessione piena. Un’altra gara dei gialloblù con una discontinuità di rendimento in campo e una mancanza di idee di gioco preoccupanti. Festeggia, invece, il Sassuolo, che vince con merito 2-1, avendo creduto molto più del Verona prima nel pari e poi nella vittoria.

LA CRONACA

Dopo cinque minuti di studio Ionita dalla destra mette al centro, Toni sfiora a pochi metri dalla porta, la palla scivola sul fondo. Lazaros aspetta troppo, poco dopo, e viene schermato in corner. Da lì, all’ottavo minuto, parte il cross  dello stesso Lazaros, Moras incorna, Consigli non la tiene e il Verona passa.  Il Sassuolo reagisce subito. Rafael respinge al 12’ un tiro in corsa di Sansone.

L’Hellas si abbassa presto, non è una novità, gli emiliani trovano spazi sulle corsie e vanno in forcing, il Verona soffre e non riesce a imbastire un contropiede produttivo. Moras  salva in più di un’occasione spazzando di testa con tempismo . Hallfredsson, in diffida, viene ammonito al 29’ per un fallo su Berardi e salterà la partita con la Sampdoria.  Il Sassuolo è, per fortuna, impreciso, ma vicino alla porta ci arriva con molta facilità. Negli ultimi minuti di tempo i gialloblù riescono a gestire meglio qualche pallone e allentano la morsa dei neroverdi che, però, vanno vicino alla rete con una botta da oltre venti metri di Mangnanelli che si stampa sulla traversa al 43’.

Toni si guadagna un pallone ma sparacchia sul fondo ad inizio ripresa, poi al 5’ il Sassuolo trova il pari. La palla arriva a Sansone ai venti metri dalla porta. Gonzalez sembra andare a chiudere ma poi si defila lasciando all’attaccante lo spazio per scagliare un esterno destro a fil di palo. Il guaio è che gli emiliani non si fermano mettendo in seria apprensione l’Hellas, che non riesce a ripartire. Marquez prova a farla da regista, ma non basta lui da solo. Gli emiliani arrivano prima sulla palla, Tachtsidis sbaglia molto in appoggio e si soffre.

Gomez rileva Lopez al 20’. L’uruguaiano esce dopo una gara di sacrificio. Ionita esce dal campo per un guaio all’inguine, al 23’ entra Campanharo. Pavoletti per Floccari è la prima sostituzione di Di Francesco, che la vuole vincere inserendo anche Floro Flores per Sansone. La gara perde di ritmo e le squadre si allungano, ma gli emiliani si ritrovano e passano al 33’. Missiroli va dentro a sinistra beffando Gonzalez, mette dentro, la palla, sporca, arriva sul secondo palo a Taider che la spinge dentro. La rabbia e la voglia del Sassuolo, e del suo allenatore, è premiata. Mandorlini al 37’ toglie Hallfredsson per mettere Nenè e tentare un 4-2-4 alla disperata. Il forcing gialloblù, in realtà, è tutto in un paio di palloni messi in area che non trovano fortuna. Floro Flores sfiora il terzo nei cinque di recupero, Toni si guadagna un corner: è l’unico sussulto gialloblù.

L’Hellas conclama la sua crisi con un’altra prestazione insufficiente.

ANDREA SPIAZZI

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