Al di là degli episodi, degli errori in fase di finalizzazione (il dato finale in termini di expected goals indica 1.27xG per il Verona contro 1.68 della Sampdoria) e del cambio tattico effettuato da Ranieri sul finire del primo tempo (col passaggio al 3-5-2), che ha ingolfato la manovra offensiva gialloblù, a determinare la sconfitta dell’Hellas a Genova è stato anche un inatteso calo di intensità nei secondi quarantacinque minuti di gioco.
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Sconfitta con la Samp, il Verona ha corso meno del solito. L’analisi del match
I blucerchiati più veloci, e il cambio di modulo di Ranieri ha funzionato
Tanto è vero che i dati finali (gli unici disponibili) del confronto di Marassi vedono una Samp superiore sia a livello di numero di metri totali percorsi (115.933km contro i 114.515km degli ospiti) che di metri in sprint (8.943 contro 8.76).
Una intensità che i blucerchiati hanno messo anche sugli esterni, dove Bereszynski (ben 67 palloni giocati con l’88% di passaggi completati) e Augello (64 palle giocate, 2 passaggi chiave) hanno prodotto rispettivamente un dato di 32.98km/h e 31.81km/h per quanto riguarda la velocità in sprint.
A questi dati e alle considerazioni in apertura si aggiunga il fatto che, sempre nella ripresa, l'Hellas ha mantenuto più o meno lo stesso baricentro medio (52.8m contro 52.43m del primo tempo) ma si è allungata molto (+6.98) col risultato di concedere più spazio al possesso sampdoriano.
Probabilmente anche le assenze (e la pausa forzata della scorsa settimana) hanno pesato sulla prestazione atletica della squadra gialloblù.
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