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Sconfitta con la Samp, il Verona ha corso meno del solito. L’analisi del match

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I blucerchiati più veloci, e il cambio di modulo di Ranieri ha funzionato

Michele Tossani

Al di là degli episodi, degli errori in fase di finalizzazione (il dato finale in termini di expected goals indica 1.27xG per il Verona contro 1.68 della Sampdoria) e del cambio tattico effettuato da Ranieri sul finire del primo tempo (col passaggio al 3-5-2), che ha ingolfato la manovra offensiva gialloblù, a determinare la sconfitta dell’Hellas a Genova è stato anche un inatteso calo di intensità nei secondi quarantacinque minuti di gioco.

Tanto è vero che i dati finali (gli unici disponibili) del confronto di Marassi vedono una Samp superiore sia a livello di numero di metri totali percorsi (115.933km contro i 114.515km degli ospiti) che di metri in sprint (8.943 contro 8.76).

Una intensità che i blucerchiati hanno messo anche sugli esterni, dove Bereszynski (ben 67 palloni giocati con l’88% di passaggi completati) e Augello (64 palle giocate, 2 passaggi chiave) hanno prodotto rispettivamente un dato di 32.98km/h e 31.81km/h per quanto riguarda la velocità in sprint.

A questi dati e alle considerazioni in apertura si aggiunga il fatto che, sempre nella ripresa, l'Hellas ha mantenuto più o meno lo stesso baricentro medio (52.8m contro 52.43m del primo tempo) ma si è allungata molto (+6.98) col risultato di concedere più spazio al possesso sampdoriano.

Probabilmente anche le assenze (e la pausa forzata della scorsa settimana) hanno pesato sulla prestazione atletica della squadra gialloblù.

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