Sempre fermento intorno a Maurizio Setti. L'imprenditore emiliano si è avvicinato al Verona, visto che la sua liquidazione dal Bologna è ormai prossima, con l'avallo del presidente rossoblù Albano Guaraldi. Questo è lo scenario ricostruito in un articolo uscito oggi sul Corriere di Verona.
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Setti, più vicina l’uscita dal Bologna, il Verona è vicino
Il cda del club emiliano ha delineato l'accordo per la liquidazione dell'industriale di Carpi
VERONA – Maurizio
Setti è sempre più vicino all’Hellas. Le ultime conferme arrivano da Bologna e
partono dagli sviluppi del consiglio di amministrazione del club rossoblù.
Mentre il Verona pareggiava 1-1 a Bergamo con l’AlbinoLeffe, Albano Guaraldi,
presidente della società emiliana, all’uscita dal cda, commentava così la
situazione creatasi in seno alla dirigenza e la posizione di Setti: “Sarà liquidato in tempi da concordare. L’accordo di
massima è stato trovato. Setti ha rimesso di sua iniziativa le deleghe che gli
erano rimaste in qualità di vicepresidente”. Fine dela storia con il Bologna e
via a quella con il Verona, dunque, per l’imprenditore dell’abbigliamento di
Carpi? Non del tutto. Guaraldi precisa: “Abbiamo analizzato le sue dichiarazioni dei giorni scorsi,
lui ci ha spiegato di non aver ancora firmato nulla e ci ha detto che avrebbe
rassegnato le deleghe se avesse rappresentato un problema per il Bologna”. Di
fatto, un problema già superato, questo, dato che le parti hanno statuito di
risolvere il proprio rapporto con la liquidazione, dilazionata nei prossimi 90
giorni, delle spettanze di Setti. Si parla di 2.2 milioni di euro, versati
dallo stesso Setti per il 5.6 percento del pacchetto azionario del Bologna di
sua competenza, più un milione di euro rimasto all’interno della società dopo
che il vicepresidente ha abbandonato la gestione dell’area tecnica, in
conflitto con Guaraldi. Ecco le dichiarazioni di Setti, che suonano come un
punto di rottura con il passato e il via ad un nuovo rapporto: “Sono contento
di questa avventura, ma il mio ciclo con il Bologna volge al termine: sarò
liquidato come da programma, con modalità che saranno deliberate nei prossimi
giorni”. Setti al Verona dopo il 30 giugno, quindi. Mancano i dettagli e la
ratifica degli accordi già presi con Giovanni Martinelli. Manca, ancor di più,
la definizione delle percentuali di controllo dell’Hellas. Martinelli, se la
serie A non dovesse materializzarsi, potrebbe concedere a Setti una larga
maggioranza, prossima quell’80 percento di cui il signor Manila Grace ha
sostenuto di aver ormai già per le mani, e che per la B è valutata all’incirca
sei milioni di euro.E Setti ha già individuato l’uomo di
mercato a cui vuole affidarsi ove il suo trasferimento all’Hellas dovesse
completarsi. Non Rino Foschi, né Stefano Capozucca. Il prescelto è Sean
Sogliano, già difensore, tra le altre, di Ancona, Torino e Perugia, figlio di
Riccardo, altro nome noto del business pallonaro. Sogliano, dopo aver
realizzato il miracolo Varese, ha tentato la prova di Palermo. Poche settimane,
prima della rottura con il presidentissimo Maurizio Zamparini. Contratto
stracciato e tanti saluti. Enrico Preziosi l’ha tallonato per averlo con sé al
Genoa. Pronto un triennale, per Sogliano, ma dalle parti di Marassi incombe la
figura di Pietro Lo Monaco, che ha lasciato il Catania, dopo aver spezzato il
prolungato ticket con Antonino Pulvirenti, e andrà proprio al Grifone. Inoltre
la presenza in sede di entrambi i figli di Preziosi andrebbe a rendere minimo
il margine operativo di Sogliano, che ha già dato il suo okay a Setti e romperà
il vincolo con il Genoa. E Sogliano, d’altro canto, si starebbe già muovendo
come referente per l’Hellas. Con lui, come responsabile degli osservatori,
potrebbe rimanere Mauro Gibellini, anche se questa, per il momento, è ancora
un’ipotesi. Di sicuro, con l’ingresso di Setti e Sogliano, si annuncia una
mezza rivoluzione dei quadri tecnici, a partire dal settore giovanile, ma che
non si fermerà lì. Ancora questione di poche settimane, poi la svolta sarà un
fatto concreto.
Matteo Fontana
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