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Setti: “Quest’anno abbiamo sbagliato allenatore e avuto delle sfighe. Salvezza magnifica”

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Il presidente: "Verona mi fa impazzire e ha potenzialità esagerate, non possiamo prendere 10 milioni in meno di diritti tv di Torino e Genova"
Redazione Hellas1903

Maurizio Setti, dopo le parole per Marroccu e la dichiarazione di volontà di proseguire col Verona, parla degli errori commessi quest'anno, dei dirigenti avuti e della città.

Degli errori sono stati fatti. Questa annata difficile parte da lontano, da prima di questa stagione. Parte da cose che ti avevano fatto vedere in un modo che non era reale. Parte dalla paura di sbagliare o da alcune scelte affrettate. Parte anche da delle 'sfighe': quando retrocedemmo la prima volta dopo tre anni di Serie A ci furono una serie di elementi che portarono a quell'epilogo, quest'anno per certi versi è stata la stessa cosa. Abbiamo interpretato in maniera sbagliata alcune scelte. Non c'è nulla di male a sbagliare l'allenatore: lo scorso anno prendemmo un tecnico molto bravo dopo tre partite. Nelle prime sei partite di Bocchetti ho rivisto il mio Verona, e ho visto anche alcuni errori arbitrali. Sogliano è la persona con la quale ho sempre avuto più feeling, Marroccu si è amalgamato molto bene, tutti insieme abbiamo portato a casa la salvezza, che ha un sapore più bello ogni giorno che passa. Sto pensando a un regalo da fare a questa annata: qualcuno di voi ha scritto delle stronzate megagalattiche, anticipando un pensiero che non ho ancora fatto. Quello che è accaduto quest'anno ha un sapore bellissimo".

Lei prende uno stipendio molto alto: è un aspetto che pensa di rivedere? Anche se è legittimo nel momento in cui l'azienda va bene

"Ci sono tematiche legate al bilancio. È esattamente la risposta che le avrei dato, io non voglio affossare quella che considero la mia casa...".

Pensa di aver cambiato troppi dirigenti in questi anni?

"Io e Sean ci eravamo lasciati perché le mie preoccupazioni sui conti erano maggiori rispetto alle sue. Dopo un periodo intermedio è arrivato D'Amico, che ha fatto quello che ha fatto, e lì è stata fatta la scelta di prendere un allenatore con le caratteristiche giuste. Ogni dirigente ha portato qualcosa, non mi sono mai pentito di una scelta rispetto alla persona".

Cos'ha capito frequentando Verona?

"È una città che mi fa impazzire. I veronesi sono preoccupati per definizione, ma questa città ha potenzialità esagerate. Io mi incavolo perché dico sempre che potremmo fare il triplo di quello che facciamo. Verona è una città che merita molto di più di Genova o Torino, prendere 10 milioni in meno di diritti televisivi ha un peso per un club come il nostro, ed è un aspetto che dobbiamo combattere con le idee".

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