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Taglio stipendi giocatori, ipotesi meno 20-30%

Gravina: "Servono gesti di grande responsabilità. Contratti da rinegoziare"

Redazione Hellas1903

Le istituzioni del calcio cercano di aprire la via a un taglio degli stipendi dei giocatori per fronteggiare la crisi economica dovuta all'emergenza coronavirus.

Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha detto, intervenendo a Radio 24: "In questo momento di emergenza il taglio degli ingaggi dei giocatori non è un tabù. Credo che ci dobbiamo mettere tutti attorno a un tavolo. La crisi e l’emergenza valgono per tutti e anche il nostro mondo deve avere la capacità di essere unito. Siamo chiamati a un gesto di grande responsabilità, a dimostrare che la solidarietà non è solo una parola. Il mondo del calcio vive una grande crisi economica e la Federazione si impegna nel raccogliere tutti i dati che le singole Leghe stanno elaborando per poi sottoporle all’Esecutivo che con un decreto legge ha riconosciuto lo stato di crisi dello sport. Prima di rivolgersi all’esterno, però, abbiamo bisogno di rinegoziare al nostro interno alcuni contratti e di creare un sistema di mutualità. E’ necessario dare un segnale, dimostrare capacità di autosostentamento e solidarietà".

Si tratterebbe di una riduzione complessiva oscillante tra il 20 e il 30% dello stipendio. Una soluzione che non riguarderebbe i giocatori delle categorie minori e che inciderebbe in maniera massiccia su quelli di Serie A. Secondo la stima fatta dal "Corriere dello Sport" di oggi, per fare un esempio, Cristiano Ronaldo, il più pagato del torneo, dai 31 milioni che percepisce oggi scalerebbe a 22, 9 in meno.

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