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Chiuso il ritiro, il Verona torna a Peschiera e lo fa con tre soluzioni finora provate da Andrea Mandorlini.
L'arrivo di Giampaolo Pazzini ha richiesto al tecnico di derogare al suo modulo di riferimento, il 4-3-3. Un'idea di gioco rodatissima e che, comunque Mandorlini ha applicato in amichevole con i dilettanti della Valle Isarco e con il Trapani, partite in cui Luca Toni era assente, e per un tempo e mezzo con l'Al Jaish (con Toni titolare in avvio).
Altre vie provate sono legate al 4-3-1-2. In un caso, con un trequartista atipico dietro ai due attaccanti. Come Juanito Gomez, schierato largo con Sudtirol e Caykur Rizespor. Oppure Bosko Jankovic, impiegato nella stessa posizione ad Amburgo.
Mentre il 4-3-1-2 più tradizionale è stato utilizzato per 26' con l'Al Jaish: Luca Siligardi alle sapelle di Toni e Pazzini, un fantasista puro a fare da suggeritore.
Esperimenti estivi a cui, nei prossimi giorni, se ne aggiungeranno altri. Il Verona cerca la quadratura secondo l'assetto variabile.
M.F.
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