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UN PICCOLO VERONA A LEZIONE DAL TORINO: 1-3 AL BENTEGODI

Sotto di due gol in 50 minuti i gialloblù non riescono a riprendere la gara, inutile il gol di Toni. Male la coppia M&M in difesa

Redazione Hellas1903

Un Verona leggero, impreciso e poco aggressivo cede le armi al Torino, che sbanca il Bentegodi con i gol di Martinez, Quagliarella ed El Kaddouri. Poche le idee in campo dei gialloblù, per buona parte di gara  soverchiati dai granata che confermano il loro grande stato di forma. Si salva solo Toni, ultimo ad arrendersi, che riapre il match al 38’ della ripresa, ma è tardi.

Nuovo cambio di modulo con Saviola e Toni che tornano coppia d’attacco. Pisano debutta subito, esterno destro dei cinque a centrocampo, dove si schierano da destra Greco, Tachtsidis, Hallfredsson e Agostini, ex che riconquista il posto. I tre centrali sono Marquez, Marques e Moras, Benussi difende i pali.

L’avvio è del Torino, che conquista il centrocampo e gioca in verticale a cercare Martinez. Il Verona reagisce all’ottavo con un pallone in mezzo che finisce deviato sul palo, ma c’è fuorigioco di Toni. L’Hellas si chiude a cinque dietro, la linea del centrocampo si schiaccia su quella della difesa, il Toro incute timore, e gioca bene con Molinaro che sfonda a sinistra, Vives motorino in mediana, Martinez e Quagliarella in agguato.

Serve attaccare, quindi. Ci prova Agostini a sinistra, lo chiudono in corner (16’). Tachtsidis conferma il buon momento, è più lesto nel dettare i tempi, ma è dura trovare spazi nella difesa dei granata, la quarta migliore in campionato, se non si riesce ad essere imprevedibili.

Il principiante in A arbitro Fabbri sembra scontentare tutti con alcune decisioni poco attente.

Al 20’ si vede Saviola che calcia debole sul fondo da fuori. Da corner la palla piomba su un braccio (attaccato alla gamba), il Toro protesta. La gara è bella, Hallfredsson (24’) prende un fallo al limite a sinistra (giallo a Glick), il cross viene ribattuto. Il Verona è grintoso, tuttavia palloni pericolosi Padelli non ne vede.

Al 32’ il Torino passa. Molla la difesa gialloblù, Benassi taglia, Hallfredsson pasticcia, Martinez si infila come un coltello nel burro, approfitta della dormita di Marquez e davanti a Benussi lo fredda. Pisano soffre, forse condizionato dall’emozione, ma cresce alla distanza. La squadra di Ventura la palla in mezzo riesce a metterla quasi sempre, per fortuna spesso in maniera imprecisa. I gialloblù non ci stanno e sorretti dal pubblico spingono. Pisano crossa, Vives chiude su Toni. Il primo tempo si chiude col Torino in vantaggio.

La ripresa inizia malissimo. Al 4’ Marques stende Martinez in area, è rigore netto (giallo per il brasiliano). Quagliarella spara una bomba sotto la traversa e si va sullo 0-2. Il Verona non molla, tira fuori l’orgoglio, ci prova con la rabbia più che con la precisione. Hallfredsson non è in condizione e si vede, è una delle sue peggiori partite nell’Hellas ma le gambe non gli girano. Benassi ha un’autostrada all’11’ ma si mangia il gol.

14’ Farnerud lascia spazio a El Kaddouri. Saviola ci prova, Padelli blocca una conclusione troppo debole al 16’. Quagliarella va in contropiede, entra in area e non calcia cercando l’assist per Martinez, Moras salva, ma che spavento.

Il centrocampo del Verona è troppo in ritardo, Agostini non incide, meglio nelle ultime gare aveva fatto Brivio. Benassi e Molinaro sono invece delle furie. Al 20’ c’è un fallo da rigore netto di Marquez su Quagliarella, Fabbri non vede, ma il messicano continua a deludere.

Agostini si sveglia al 24’ e mette dentro da sinistra, Saviola è anticipato. Mandorlini ha una panchina lunghissima, vi attinge al 26’ togliendo Hallfredsson e Pisano per mettere Lazaros e Gomez, si torna al 4-3-3. Il Toro spreca in contropiede, anche se Fabbri fischia a Martinez un fuorigioco che non c’è. Benassi di testa la mette debole, Benussi controlla al 31’.

Toni smazza da par suo ma non riceve uno straccio di pallone, al 35’ entra Fernandinho (out Saviola) preferito a Nico Lopez. Eccolo, poi, Luca il grande. La riapre al 38’ imbeccato da Gomez e infilandosi ai venti metri fredda di sinistro un Padelli incerto.

Il finale, che sembrava scritto, si riaccende. Il Verona torna a crederci, Fernandinho guadagna un corner, Toni va di testa, la palla è alta al 42’. Il Torino barcolla ma non molla. Anzi, fa il 3-1 con El Kaddouri che si fa mezzo campo e la piazza a giro. Game over.

Il cruccio è quello di, al di là di una prova globalmente insufficiente, aver iniziato a mostrare i denti troppo tardi, e purtroppo questa non è una novità del dna di questo Verona. Troppo poco si è fatto oggi per portare a casa punti, specialmente contro chi al calcio ci sa giocare bene.

 

ANDREA SPIAZZI

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