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Un Verona scarico si mangia i gol, il Bologna vince

Getty Images

Gara senza squilli dell'Hellas che nella ripresa spreca ma cade al Dall'Ara (1-0)

Andrea Spiazzi

Può recriminare per i due gol divorati da Lazovic e Kalinic nella ripresa, il Verona visto a Bologna. Non per altro, perchè i rossoblù escono vincitori con merito dopo una sfida che i gialloblù non riescono mai a condurre. Senza il centrocampo titolare l'Hellas perde e si perde al Dall'Ara, rinfrancando un avversario che non vinceva da un pezzo.

FORMAZIONI

Non c'è Tameze per un problema muscolare dell'ultimo momento. Alla pesante assenza di Veloso si aggiunge la sua e l'Hellas si ritrova senza centrocampo, affidandolo a Ilic e Lazovic.

Bologna (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri, Danilo, Tomiyasu, Dijks; Schouten, Dominguez; Orsolini, Soriano, Vignato, Barrow.

Verona (3-4-2-1): Silvestri; Magnani, Gunter, Dimarco; Faraoni, Dawidowicz, Ilic, Lazovic; Barak, Zaccagni, Kalinic.

PRIMO TEMPO, PREDOMINIO E VANTAGGIO BOLOGNA

Il Bologna batte il calcio di avvio e Barrow è già in porta. Il tiro centrale è parato da Silvestri. Il gioco è nei piedi del Bologna. Un timido Verona non riesce a incidere, e i rossoblù dominano la prima mezzora.

ORSOLINI SU RIGORE, 1-0

Il predominio del Bologna si concretizza al 18', quando Orsolini trasforma il rigore nato da un buco di Dimarco su taglio di Schouten. Prima Silvestri salva in uscita sullo stesso Orsolini, poi atterra maldestramente Soriano.

La difesa del Verona traballa. Dijks schiaccia il pedale a sinistra e il cross non trova la testa di Barrow davanti alla porta per un soffio. Juric strepita.

L'Hellas riesce a reagire con un paio di avanzate di Kalinic e Dimarco, il Bologna è pronto a scattare in contropiede. Dimarco, bravo nelle avanzate, liscia però ancora al 30' svirgolando una palla in area, Orsolini per poco non ne approfitta.

I gialloblù giocano sulla catena di sinistra e sono prevedibili. Faraoni e Barak riposano in costruzione e cercano gli inserimenti, ma di palle buone non se ne vedono. L'assenza di regista e interditore sono palesi, i movimenti senza la palla, poi, sono a rilento. Tomiyasu cancella Kalinic. Così i padroni di casa vanno agevolmente in vantaggio negli spogliatoi.

SECONDO TEMPO, LAZOVIC SPRECA, KALINIC DIVORA

Barrow in diagonale sfiora la porta dopo 5 minuti, l'Hellas fatica nel trovare ritmo ma ci prova. Ilic taglia per Dimarco, la palla è lunga, poi Barak conquista una palla che offre pulita a Lazovic ma il serbo manca la rete con un destro sul fondo. Si scaldano Colley e Di Carmine.

Incredibile l'errore di Kalinic al 64'. Un rimpallo favorevole a Dawidowicz sul limite dell'area del Bologna libera il croato davanti a Skorupski. Il tiro è molle e sul portiere. Il Verona cresce. Ilic, uno dei pochi a salvarsi, manovra e dribbla, conquistando una punizione al 67' ai 18 metri. Zaccagni, però, calcia su Tomiyasu.

DI CARMINE C'E' MA NON SI VEDE, SE NON PER SBAGLIARE ANCHE LUI

Di Carmine sostituisce Kalinic al 69'. Non lascerà traccia di sé per l'ennesima volta, se non per un guizzo a due metri dalla porta nel recupero con palla sull'esterno della rete. Si parla di un rinnovo per lui con l'Hellas, e non si capisce il motivo di tanta fiducia. Barrow manca il raddoppio al 71', aspettando di calciare. Silvestri è bravo a fermare col piede. La gara resta in equilibrio, Juric toglie Dimarco (insufficiente la sua prova oggi) e inserisce Colley al 74'. Girandola di cambi anche per Mihajlovic con gli ingressi di Palacio e Svanberg per Barrow e Dominguez. Svanberg sfiora la traversa di testa all'82'.

All'89' entra Bessa. Di lui si ricorda, in ultima, il gol festeggiato col Genoa ai danni di un Verona agonizzante che lo aveva appena dato in prestito su sua richiesta. Poi la bocciatura lo scorso anno con Juric e l'anonimato del campionato brasiliano. In bocca al lupo.

Va più vicino il Bologna al raddoppio che il Verona al pareggio, nonostante il pressing finale.

Un Hellas scarico e mangione esce sconfitto. I continui infortuni imporrebbero di correre ai ripari nel mercato. Quantomeno per rafforzare il centrocampo.

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