Giampiero Ventura torna a parlare dopo la delusione della Nazionale.
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Ventura: “Ripartirei anche dalla B”
L'ex tecnico azzurro: "Giovani? Il sistema costringe a fare delle scelte non positive"
Queste le parole dell'ex tecnico azzurro, al Verona nel campionato di Serie B 2006-2007, concluso con la retrocessione in C1 ai playout, ai microfoni di Radio Uno Rai su un possibile ritorno in panchina: "Ho grande voglia, mai come in questo momento. Ho voglia perché è la mia vita e perché voglio rispondere sul campo e non a parole. Sento la necessità di tornare in campo, un desiderio feroce. Ho ricevuto un'offerta concreta dalla Serie A con un club che però non condivideva i miei programmi e dunque è finita lì. Ricominciare dalla Serie B? Quando ho detto che ho voglia di dare risposte e fare calcio, intendevo dire a prescindere. Se non c'era una condivisione tecnica in Serie A, se ci fosse la possibilità di fare calcio potrei anche ripartire in B. Non posso pensare che dopo 32 anni di calcio da allenatore, fatti da risultati e plusvalenze, il mio percorso venga cancellato. Voglio ripartire da dove mi sono fermato".
Conclude parlando dei giovani: "È evidente che le società che ambiscono alla vittoria del titolo non hanno il tempo per inserire giovani talenti. Stesso discorso vale per chi si deve salvare. Con il Torino, nella mia esperienza, abbiamo preso giocatori come Darmian dalla Primavera del Milan e abbiamo avuto il coraggio di lanciarlo. È il sistema che spesso ti costringe a fare delle scelte non positive per i talenti. L'aspetto tecnico nelle scuole calcio è diventato secondario ed è un problema. Prima gli allenamenti erano pieni di tecnica individuale, oggi invece si parla troppo di tattica. L'aspetto tecnico dovrebbe essere prioritario rispetto a tutto il resto. E' un cambiamento, negli anni, che ha peggiorato il nostro modo di fare calcio".
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