Ricordare i fasti del recente passato può anche fare male, ma la distanza tra il Verona attuale e quello dello scorso anno è davvero "Abissale", come canta Tananai, ed è, sportivamente parlando, scioccante.
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Verona crollo verticale, lo scorso anno dopo 27 gare era nono con 40 punti
L'Hellas, la scorsa stagione, dopo ventisette gare aveva 40 punti ed era nono in classifica, a 4 punti dall'Europa e a più 18 sulla terzultima, il Venezia, che ne aveva 22.
Impietoso il paragone con l'attualità, col Verona a 19 punti, 21 in meno e terzultimo. I guai vengono da lontano, ma basta e avanza un dato: dopo 27 gare i gialloblù avevano segnato 52 gol (!) contro i 22 attuali. Per assurdo l'Hellas ne aveva presi due in più, dato che non influisce di certo dato lo strapotere offensivo.
La cessione del trio di bomber Simeone, Caprari e Barak (autentica demolizione di una macchina perfetta) e la mancata adeguata sostituzione (ne sarebbe forse bastato anche uno buono per essere in acque migliori) sia nel mercato estivo che in quello invernale è più che sufficiente a spiegare il tracollo della squadra. Un tracollo ampiamente prevedibile. (A.S.)
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