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Verona, Gioè: “Hellas con i conti a posto, qui nessuno vuole retrocedere”

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Il direttore generale gialloblù: "Andare in B vorrebbe dire scendere da 60 a 40 milioni di ricavi. La scadenza delle tasse il 22 dicembre? Senza proroga, pronti a pagare"

Redazione Hellas1903

Il direttore generale dell'Hellas, Simona Gioè, ha parlato della situazione economica del club gialloblù in un'intervista al "Corriere di Verona".

Ha detto: "Lo stato di salute dei conti della società? Discreto. In questi ultimi anni, dopo il ritorno in Serie A nel 2019, sono stati fatti degli investimenti per l’acquisto di giocatori per 100-110 milioni. Una cifra cui va aggiunta quella sostenuta per i prestiti e il pagamento dei premi di rendimento: parliamo di altri 20 milioni. D’altro canto, i ricavi per le cessioni sono stati pari a circa 100 milioni: 20, 30 milioni in meno. Inoltre, hanno pesato i costi della pandemia. I mancati incassi, con lo stadio chiuso al pubblico e con gli interventi sanitari necessari effettuati, ammontano a 15 milioni. Ma il Verona sta bene”.

Sulla scadenza del pagamento delle imposte fissata al 22 dicembre, il dg dell'Hellas osserva: "Ci stiamo muovendo per ottemperare all’adempimento di quest’obbligazione, che per il club – che dei versamenti li ha già fatti – ammonta a 18 milioni. Siamo fiduciosi che il lavoro del presidente della Lega di Serie A, Lorenzo Casini, porti a un accordo con il governo. L’intero sistema calcio è esposto, in tutte le categorie, per centinaia di milioni, e nel corso della pandemia non ha ricevuto gli stessi incentivi che hanno avuto altri settori. La sospensione che c’è stata è servita. Si tratta comunque di un debito posticipato. Noi, se ci sarà da saldarlo subito, saremo pronti a farlo”.

Poi: "Qui nessuno vuole retrocedere. Andare giù si tradurrebbe in un forte calo dei ricavi, si scenderebbe da 60 a 40 milioni, comprendendo anche i 25 milioni del “paracadute” previsto per chi va in B dalla A. Esclusi, ovviamente, eventuali ricavi derivanti dalla gestione dei calciatori, ad esempio plusvalenze o cessioni temporanee”.

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