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Un bel Verona, il migliore con Bocchetti alla guida. Il risultato però non cambia. A vincere è la Juventus che, messa in crisi per lunghi tratti dall’Hellas giovane mandato in campo dal tecnico campano, segna con l'ex Kean al 16’ del secondo tempo. Per il resto Montipò non fa alcuno straordinario come, peraltro, il collega Perin,
Resta una gara che racconta di una squadra gialloblù per nulla in crisi (di gioco), a un passo dal pareggio e che recrimina su un mani di Bremer che il Var ritiene non punibile e su un rigore prima dato e poi tolto. Resta anche, tuttavia, la pochezza offensiva. Un male che dovrà essere sanato, senza più bonus da bruciare, domenica con lo Spezia.
FORMAZIONI
Rivoluzione di Bocchetti (e un po’ di turnover in vista dello Spezia domenica) che lascia quasi tutta la vecchia guardia in panchina.
VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Hien, Ceccherini; Terracciano, Hongla, Sulemana, Doig; Kallon, Lasagna; Djuric
A disposizione: Chiesa, Berardi, Perilli, Veloso, Verdi, Lazovic, Henry, Ilic, Günter, Praszelik, Depaoli, Cabal, Tameze - Allenatore: Salvatore Bocchetti
JUVENTUS (3-5-2): Perin; Bremer, Bonucci, Danilo; Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Milik, Kean
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Alex Sandro, Gatti, Miretti, Di Maria, Rugani, Soulé, Paredes - Allenatore: Massimiliano Allegri
Arbitro: Marco Di Bello (Sez. AIA di Brindisi)
“MENZOGNE, SILENZI, PORTAFOGLIO PIENO: SETTI ROVINA DEL VERONA” è lo striscione che campeggia nella Curva Sud che per il resto tifa e incita la squadra alla sua maniera
PRIMO TEMPO, UN VERONA AGGRESSIVO E COMPATTO MORDE E NON RISCHIA NULLA
Hongla guadagna un corner dopo una discesa sulla destra al 3’. Sugli sviluppi Sulemana ci prova da fuori mandando a lato non di molto. Il Verona parte al solito aggressivo. Hien tiene Kean, duello polacco tra Dawidowicz e Milik. Doig-Cuadrado, Terracciano-Kostic e Hongla-Locatelli le altre sfide a due.
Bonucci ferma Lasagna con fallo, ammonito il difensore della Juventus al 6’. Terracciano crossa, Cuadrado anticipa Djuric di testa. Linee altissime e tanta corsa da parte dei gialloblù.
Lasagna calcia da 25 metri, forte ma centrale la conclusione e Perin blocca, al 17’ poi parte il contropiede con Kallon che scappa a sinistra e crossa, Lasagna fa sponda e Djuric è anticipato da Bremer sul più bello.
Milik ci prova da fuori, Montipò blocca al 22’ senza problemi.
Bonucci resta ammaccato dopo uno scontro in area con Djuric, passano due minuti prima della ripresa del gioco al 34’. Fagioli corre a tutto campo ed è il migliore dei suoi, i bianconeri faticano a impostare, l’Hellas gioca bene pur col limite di non riuscire a perfezionareare l’azione negli ultimi 25 metri.
Un tiro non irresistibile dai 20 metri di Locatelli, servito da Fagioli, viene messo in corner da Montipò al 38’. Terracciano ferma mirabilmente Kostic che rischia di scappare a sinistra. Chissà perché questo ragazzo tanto bravo è stato lasciato in naftalina dopo un ottimo avvio di campionato.
Lasagna serve Sulemana che calcia e sfiora la rete, ma c’è fuorigioco. L’Hellas va negli spogliatoi tra gli applausi.
SECONDO TEMPO, VERONA SEMPRE SUL PEZZO MA KEAN SEGNA
Parte in avanti il Verona: un cross dalla trequarti di Terracciano quasi pesca Dawidowicz sul secondo palo. Hien poco dopo in scivolata salva su Cuadrado in corner. Dawidowicz spalle alla porta si trova in area una palla invitante ma la spara in curva al 7’. Linee sempre alte dei gialloblù che vanno a prendere gli avversari a tutto campo.
Danilo si mette in fuga e serve una palla al centro, con la punta del piede Hien libera, poi Lasagna parte in contropiede ma Fagioli gli soffia la palla.
Per fermare Fagioli al limite dell’area Dawidowicz la ferma con la mano e viene ammonito al 10’. Cuadrado calcia altissimo la punizione. Di Bello non perdona Djuric, un gomito alto in salto costa il giallo all’attaccante.
Al 13’ Locatelli penetra a destra, il rasoterra a pescare Kean a porta libera è troppo veloce e l’ex Verona non ci arriva per un soffio. La partita è aperta, il Verona risponde alle fiammate juventine riproponendosi in avanti.
GOL DI KEAN, JUVE AVANTI
Incredibilmente il gol della Juve arriva in contropiede. Hien perde palla sulla trequarti offensiva, i bianconeri partono in verticale, Rabiot serve Kean che entra in area di potenza e calcia: Dawidowicz devia, Montipò a terra alza la mano, la sfioora e la palla si deposita in rete.
CAMBI. Veloso e Lazovic sostituiscono Sulemana e Doig. Dall’altra parte Miretti sostituisce Fagioli e Di Maria Kean. Poi Verdi al 71’ entra al posto di Kallon.
MANO DI DANILO, IL VAR DICE CHE VA TUTTO BENE. Gli animi si scaldano al 30’ quando da un tiro di Hien, Dawidowicz va di piede, vicino a lui in caduta Danilo tocca in maniera evidente col braccio largo. Il Var dice che si può proseguire, Veloso rimedia un’ammonizione per proteste dopo che Paredes rallenta una rimessa laterale.
Henry per Djuric e Gunter per Dawidowicz sono gli ultimi cambi di Bocchetti.
L’Hellas attacca, la Juve si difende. Alex Sandro viene ammonito.
RIGORE ANNULLATO AL VERONA
Verdi guizza che è un piacere. Da una respinta della difesa juventina al 38’ si getta sul pallone e incoccia col piede alto di Bonucci. Di Bello assegna il rigore, il Var lo richiama e rivedendo coglie che il calcio era di Verdi su Bonucci e annulla il penalty.
L’Hellas accusa il colpo. La Juve guadagna metri e al 45’ un tiro al volo di Di Maria va sul fondo.
5 DI RECUPERO. Si riaccende la gara quando Lasagna parte in contropiede, Alex Sandro lo stende come ultimo uomo sul limite e viene espulso. Verdi ha la sua mattonella, la posizione è ottima ma calcia alto.
Lo stesso Verdi, al quarto di recupero, spara fuori dal limite.
Finisce con gli applausi alla squadra e i cori di contestazione per Setti. Con lo Spezia il Verona non può più sbagliare. Dopo nove sconfitte di fila diventa vitale la vittoria.
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