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Verona preso a pallonate, il Padova ride con 3 gol a 0

Pessima gara dell’Hellas all’Euganeo. Pazzini sbaglia anche un rigore

Andrea Spiazzi

 

Parte malissimo il 2019 per il Verona, sconfitto a Padova per 3-0. I gialloblù di Grosso sfigurano di brutto di fronte ad un avversario ultimo in classifica ma pieno di desiderio di riscatto. Una batosta che mette fine alla striscia positiva di sei risultati utili e che torna a rimettere in discussione le capacità di questa squadra di insediarsi pienamente nella zona promozione diretta. L’unico a salvarsi è Silvestri, e questo dice tutto della prova dei gialloblù apparsi molli, privi di idee e di mordente. Una sconfitta peggiore di quella di Brescia, che almeno è una formazione che si dimostra forte. Il Padova vince con la grinta e con tre uomini: Mbakogu, Bonazzoli e Morganella.

FORMAZIONI

4-3-3 per il Verona Con Pazzini al centro dell’attacco. Ai suoi fianchi Matos e Laribi. Nella linea dietro debutta Faraoni terzino destro, Marrone e Dawidowicz i centrali, a sinistra c’è Balkovec. A centrocampo torna dal primo minuto Henderson, in mezzo Gustafson e mezzo sinistro Zaccagni.

Bisoli getta nella mischia i  nuovi arrivati. 3-4-1-2 con Minelli in porta. I tre centrali sono: Andelkovic, Cherubin e Trevisan. In mezzo al campo Morganella, Calvano, Broh e Longhi, Pulzetti agisce dietro le punte Mbakogu e Bonazzoli.

Arbitra Nasca di Bari. All’Euganeo sono presenti 1.430 tifosi dell’Hellas

PRIMO TEMPO, VERONA MOLLE E IMPRECISO, PADOVA DECISO

L’Hellas gioca in maglia nera. Dopo 5 minuti il Padova sfiora il vantaggio con un tiro a volo di Broh su una palla partita da sinistra. E’ il Verona, tuttavia,  a fare gioco, cercando gli esterni. Il Padova si chiude in 10 e gioca di rimessa. All’11’ Laribi guadagna una punizione, poi sugli sviluppi cerca la conclusione dalla distanza che va sul fondo.

VANTAGGIO PADOVA, A SEGNO MBAKOGU

Al 12’ il Padova passa in vantaggio. Longhi imbeccato da Pulzetti va sul fondo a sinistra e mette all’indietro il pallone sulla testa di Mbakogu che con un pallonetto supera Silvestri.

I biancoscudati iniziano a macinare, corrono di più e partono in contropiede. Al 18’ Trevisan va vicino al raddoppio con un colpo di testa schiacciato fuori di poco. Grosso si infuria coi suoi, che sono lenti e trovano lo sbarramento degli avversari a chiudere ogni linea di passaggio.

ENTRATA KILLER DI CALVANO

Brutto episodio al 24’ quando Calvano entra a gamba tesa con piede a martello su un pallone prendendo in pieno Zaccagni. Ammonizione per l’ex Verona da pochi giorni passato al Padova. Il centrocampista viene ammonito, gli ex compagni chiedono il rosso.

Il Verona gioca male, Laribi ed Henderson perdono barbinamente palloni mostrando scarsa concentrazione. Matos dal limite calcia alto al 29’. Pazzini non vede un pallone buono da spingere dentro, al 31’ gliene arriva uno ma viene murato. Zaccagni è l’unico a dare vivacità in avanti. La manovra è però lenta e imprecisa e va a imbrigliarsi nella ragnatela avversaria. Faraoni chiude un contropiede del Padova al 39’.

Al 40’ Morganella abbatte Balkovec lanciato a sinistra e viene ammonito. C’è punizione dal limite, va Laribi e la barriera mette in corner, dal quale Gustafson di testa va vicino al pareggio. Marrone stende Mbakogu nel secondo di recupero, giallo anche per lui.

SECONDO TEMPO, DI MALE IN PEGGIO PER L'HELLAS

Dopo un minuto di gioco Silvestri esce e salva su un pallone a un metro dalla porta. Un tiro di Calvano da fuori è deviato e poi messo in corner dal portiere gialloblù, che para ancora coi piedi sugli sviluppi. Il Padova va a tutta, quello che dovrebbe fare l’Hellas, che invece non riesce a cambiare passo e tenta la via della porta con dei cross  telefonati. Si vede Pazzini al 52’. L’attaccante va di testa su un cross dalla sinistra, impatta bene ma piano e  Minelli si tuffa in presa.

MBAKOGU FA DOPPIETTA, VERONA AL TAPPETO

Al 10’ il Padova raddoppia. Bonazzoli a destra supera Balkovec e irride Marrone con un cross di esterno sinistro che trova Mbakogu, su cui è in ritardo Dawidowicz, pronto da un passo a insaccare.

Grosso toglie Henderson (prova ampiamente negativa la sua) e mette Tupta. Le giocate restano prevedibili e il Padova, scatenato, sfiora il tris con Pulzetti su cui salva Silvestri. Balkovec  guadagna alcuni corner facendosi respingere dei cross malfatti. Alcuni vanno direttamente sul fondo. Il Verona non morde nemmeno un po’, i biancoscudati, invece, di grinta ne mostrano:  Bonazzoli al 67’ chiama Silvestri a una grande parata in angolo con un potente sinistro da fuori.

TRIS DI MORGANELLA

E’ il 69’ quando Morganella raccoglie dal limite e spara di esterno un rasoterra che si infila in porta. Il match si chiude lì, un match in verità mai in discussione nel risultato. Il Verona è l’ombra di se stesso.

Tupta ci prova su punizione all’81’ e Minelli si supera togliendo la palla dal sette.

PAZZINI SBAGLIA IL RIGORE

All’82’ Longhi trattiene leggermente Pazzini in area, Nasca concede un rigore generoso, che il Pazzo calcia non bene, facendosi parare il tiro dall’ottimo Minelli.

Entra Cissé al posto di Balkovec  all’84’. La curva del Verona trapiantata all’Euganeo canta “Io credo risorgerò”. Laribi nel recupero sfiora il palo.

All’Euganeo finisce una partita con un Verona irriconoscibile. Grave colpa quella di non essersi fatti trovare preparati a un match che doveva confermare il momento positivo, e che invece si è trasformato in un incubo che rimette tutto in discussione.

 

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