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WSZOLEK, DALLA PANCHINA A GIOCATORE CHIAVE

Il polacco, ex Sampdoria, è uno dei gialloblù più in forma. Merito di Delneri che lo schiera titolare

Jacopo Michele Bellomi

Pawel Wszolek è stato decisivo nella partita con il Sassuolo, fornendo a Toni l'assist per il pareggio, eppure la sua stagione non era cominciata nel migliore dei modi. Prima, con la maglia della Samp, l'esclusione dall'Europa League ai danni del Vojvodina, poi subentrato sempre negli ultimi minuti nelle prime due partite di campionato, infine il passaggio al Verona di Mandorlini.

Anche la prima parte della sua stagione gialloblù l'ha passata a guardare la squadra dalla panchina, se non dalla tribuna, con 57 minuti giocati in 14 partite di gestione Mandorlini. Il modulo era un 4-3-3 e prevedeva esterni d'attacco, il polacco è più un centrocampista di fascia e per questo ha faticato a trovare spazio, fino all'arrivo di Delneri.

L'insediamento del "baffo di Aquileia" ha coinciso con un rilancio della stagione di Wszolek, sempre titolare in tutte e 4 le partite giocate dall'Hellas, esclusa quella in Coppa Italia con il Pavia in cui era squalificato: con Empoli, Milan, Napoli  e Sassuolo la certezza in formazione è il giovane polacco. 225 minuti in 3 partite di campionato e 90 in Coppa mostrano come Wszolek sia tatticamente imprescindibile negli schemi di Delneri in virtù della copertura che offre sulla sua fascia, la passata stagione ha giocato anche terzino, nonchè per la propositività in fase offensiva.

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