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Caso HV7, l’intervento dei legali: “Setti diffamato da Volpi”

Il comunicato degli avvocati del presidente dell'Hellas: "Nessuna istanza di fallimento è stata notificata"

Redazione Hellas1903

Attraverso Unilegal, lo studio di avvocati che ne segue gli interessi, Maurizio Setti ha replicato alla notizia per cui un'istanza di fallimento per debiti a carico di una sua società, l'HV7, sarebbe stata presentata da una controllata di Gabriele Volpi, patron dello Spezia e, in passato, molto vicino al presidente del Verona.

Questo il contenuto del testo diffuso da Unilegal.

"Gabriele Volpi e/o il suo entourage – soggetti coinvolti, secondo le cronache, in procedimenti penali – hanno propinato agli organi di stampa, e ai media in genere, un comunicato avente l’unico scopo di screditare e diffamare Maurizio Setti e le società a lui riconducibili.

Le notizie riportate dai media, in data 12.12.2019, riguardano una vicenda, risalente agli anni scorsi, sulla quale Maurizio Setti ha già debitamente replicato. Tra l’altro, chi in passato si prestò a diffondere, in maniera infedele, i contenuti della vicenda è stato, di recente, rinviato a giudizio, avanti il Tribunale di Firenze, per diffamazione ai danni di Maurizio Setti.

Va comunque precisato che:

-              HV7 non ha finora ricevuto alcuna notifica di istanza di fallimento; se in futuro ciò avverrà, HV7 si difenderà nelle sedi opportune, dimostrando l’inesistenza del credito vantato da Santa Benessere – non esiste alcuna sentenza, che accerti detto credito, essendo ancora pendente la causa avanti il Tribunale di Genova – e comunque la sua indubbia capacità finanziaria a pagare eventualmente quanto dovuto;

-              riguardo la vicenda lussemburghese, è tuttora pendente il processo d’appello e non c’è una sentenza definitiva che abbia accertato il credito vantato e/o gli altri crediti genericamente e infondatamente indicati dagli organi di stampa;

-              per quanto concerne il trasferimento delle azioni di Hellas Verona, si tratta di normali, valide e trasparenti operazioni societarie infra-gruppo, che non hanno alcun intento fraudolento, ma solo quello di meglio riorganizzare e razionalizzare i rapporti all’interno del gruppo societario, che ha sempre mantenuto la capacità economica-finanziaria per soddisfare regolarmente le proprie operazioni;

-              nessun organo giudiziario ha mai riconosciuto e/o accertato lo stato di insolvenza di HV7 e/o di H23; se ciò fosse avvenuto, da tempo sarebbero state dichiarate fallite.

In chiusura, va sottolineato che da oltre due anni Gabriele Volpi evita di incontrare Maurizio Setti, il quale gli ha più volte proposto di trovarsi per un chiarimento leale e corretto. 

L’invito di Maurizio Setti rimane valido".

 

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