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Ex Gialloblù, Rrahmani “ritrovato”: è una colonna del Napoli di Spalletti

Giuseppe Francesco D'Amato

Il kosovaro ritroverà il suo passato in occasione della sfida di domenica alle 18

Ritrovato. Per la gioia di chi lo ha. E anche di chi lo ha avuto e lo ha apprezzato. È una delle sorprese più gradite di questo Napoli ed è riuscito a togliere la maglia da titolare a Kostantinos Manolas. Mica l’ultimo degli arrivati.

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Amir Rrahmani si è (finalmente) preso il Napoli. La squadra che si era subito scomodata, nel gennaio 2020, per prendersi il centralone kosovaro dal primo Verona di Juric. Rrahmani-Kumbulla-Gunter, questa la retroguardia gialloblù in cui il kosovaro, da perfetto sconosciuto, si era subito preso la scena, al pari dei compagni di reparto. E mentre Gunter è rimasto, e Kumbulla (con ben poca fortuna) è approdato alla Roma, Rrahmani è stato lasciato a Verona per farsi le ossa per qualche altro mese e poi è approdato all’ombra del Vesuvio.

Ma non è stato tutto semplice. La scorsa stagione è stata avara di emozioni e di occasioni per Rrahmani. Venti in totale i gettoni tra campionato e coppe. Un gol, al “suo” Verona, e un assist. Pochissimo. Soprattutto per chi ha dovuto sborsare 14 milioni per il suo cartellino.

Con l’annata (e la parentesi Gattuso) in archivio, a Napoli è arrivato Spalletti. L’allenatore di Certaldo, abile a estrarre il massimo da ogni componente in rosa, è riuscito a rivitalizzare Rrahmani. Non era semplice, ma sono bastate poche partite per metterlo al centro di una squadra che, al pari del Milan, sta disputando un inizio di stagione superlativo.

I meriti del Napoli passano ovviamente anche dalla difesa. Con Ospina, Di Lorenzo, Koulibaly e Mario Rui intoccabili, a poco a poco Rrahmani si è preso l’ultimo posto mancante della retroguardia. Offrendo più garanzie e più sostanza di Manolas, finito via via in panchina.

Quasi 800’ giocati, ben due gol e dieci presenze totali. Questo il curriculum stagionale con cui Rrahmani si ripresenterà davanti al Verona. Che lo ha portato in Italia e che lo ha fatto conoscere alle big del nostro campionato.

Sarà interessante il duello con Simeone. Il passato e il presente del Verona. Una sfida tra due giocatori in formissima e con grande voglia di cavalcare l’onda. E mentre chi, nel caso del Cholito, ha forse trovato la sua dimensione e il suo contesto ideale, qualcuno è stato letteralmente ritrovato. Per la gioia di chi ora può giustamente coccolarselo.