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Il Verona a scavalco del 2024 tra impegni tosti e l’incognita cessione

Il Verona a scavalco del 2024 tra impegni tosti e l’incognita cessione - immagine 1
Squadre difficili da affrontare e passaggio o meno societario, in poche settimane si decide molto del futuro dell'Hellas
Redazione Hellas1903

Con lo stallo della situazione societaria, in attesa della cessione delle quote a Presidio, per la quale ancora non sono stati raggiunti gli accordi definitivi, il Verona è atteso da un fine 2024 e un inizio del nuovo anno tutt'altro che semplice.

La squadra diretta da Paolo Zanetti lunedì prossimo sarà a Bologna contro i rossoblù, lanciati dagli ultimi risultati verso la zona Europa agguantata di recente. Sabato 4 gennaio arriverà l'Udinese, squadra discontinua ma dal noto potenziale, capace, il 23 dicembre, di strappare la vittoria a Firenze. Sarà poi la volta, il 12 gennaio, di affrontare la trasferta a Napoli.

Impegni tosti, dunque, sui quali inciderà non poco quello che avverrà in società, con la chiusura o meno (potrebbe anche essere uno slittamento nei tempi) del passaggio a Presidio. Potranno cambiare i ruoli (se arriva Presidio il "capo" sarà Italo Zanzi) e le strategie di mercato, dunque la possibilità o meno per certi giocatori di rimanere o essere ceduti.

CAPITOLO ALLENATORE. Paolo Zanetti è chiamato a tornare a fare punti e a dare un minimo di continuità nei risultati. La risoluzione del contratto tra l'Hellas e Salvatore Bocchetti, nuovo allenatore del Monza, solleva il club gialloblù dall'impegno economico, non di poco conto, precedentemente assunto fino al 2027. In caso di risultati negativi, dunque, ingaggiare un nuovo tecnico sarebbe più semplice.

Sarà dunque, come sempre, quello che dirà il campo a far sorridere o meno, a spazzare le preoccupazioni o ad accrescerle, e perfino a dare una mano (o una frenata) alla cessione societaria.

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