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Il Verona può restare in Serie A? Sì: lo dicono i numeri

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Il divario con lo Spezia non è incolmabile, a Napoli per tentare il colpaccio

L'Hellas Verona si trova in una situazione complicata in questa stagione di Serie A, ma la salvezza è ancora possibile. Ci pensano come sempre i numeri a confermare questa ipotesi, soprattutto alla luce della "mini cavalcata" dell'Hellas nella seconda parte della stagione.

Nonostante le due sconfitte nelle ultime tre partite, la speranza della permanenza nella massima serie poggia su solide fondamenta, anche perché il quartultimo posto non è poi così lontano. In questo articolo, quindi, analizzeremo i vari aspetti che potrebbero permettere al Verona di realizzare un sogno chiamato Serie A.

L'arrivo di Sogliano e Zaffaroni ha fatto la differenza

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Le figure di Sean Sogliano, direttore sportivo, e Marco Zaffaroni, attuale allenatore dei gialloblù, hanno avuto un impatto positivo sulla squadra. Le loro decisioni e le scelte strategiche, per certi versi in controtendenza rispetto all'inizio della stagione 2022/2023, hanno portato nuova energia e vitalità al Verona, aumentando le chance di mantenere entrambi i piedi in Serie A.

Nelle ultime 13 partite, infatti, l'Hellas ha conquistato ben 17 punti, mostrando una netta crescita rispetto a pochi mesi fa. Certo, le quote retrocessione esposte sui migliori siti scommesse online, come quelli presenti su SitiScommesse, vedono il Verona ancora avanti rispetto allo Spezia. Questo trend positivo, però, potrebbe essere la chiave decisiva per raggiungere la salvezza, e per continuare a competere nel massimo campionato italiano anche il prossimo anno. Magari salvandosi con meno fatica, dato che la squadra ha tutte le carte in regola per riuscirci.

Tornando alla situazione odierna, al momento il Verona si trova al terzultimo posto con 22 punti. La strada per la salvezza è ancora lunga, ma con determinazione e impegno, la squadra potrebbe risalire la classifica e superare le avversarie dirette nella lotta per non retrocedere. Si fa riferimento soprattutto allo Spezia, attualmente al quarto posto e distante 4 punti. Il divario non è incolmabile e, come detto, l'Hellas ha le caratteristiche giuste per completare l'impresa.

Il segreto? Un mix di esperienza e di freschezza

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L'accoppiata tra il vice allenatore Salvatore Bocchetti e Zaffaroni ha creato un interessante mix, dal quale potrebbe dipendere una larga fetta della possibile salvezza del Verona. Esperienza e freschezza insieme, si sa, possono fare miracoli: una regola che non vale solo in campo, ma anche al di fuori del rettangolo verde, dalle panchine alle scrivanie. La sinergia creatasi tra i due, in effetti, sembra aver regalato una ventata d'aria fresca anche alla squadra e ai giocatori.

Il merito appartiene soprattutto ad una strategia maggiormente conservativa, rispetto alla precedente gestione tecnica. In sintesi, oggi il Verona tende a difendersi di più e a farlo meglio, e tutti noi sappiamo quanto conti questo fattore, soprattutto quando si lotta per la salvezza. Basta veder giocare il Verona di oggi, per rendersi conto che la squadra è diventata più solida e meno facile da perforare per gli attacchi avversari.

Un mercato caratterizzato da scelte intelligenti

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Il Verona ha saputo muoversi più che bene sul mercato, optando per prestiti mirati che hanno rafforzato la rosa e contribuito a migliorare le prestazioni dell'intera squadra. Queste mosse, quasi scacchistiche, potrebbero avere alla fine un peso determinante per l'evoluzione degli ultimi posti in classifica. E va detto che i nuovi responsabili del mercato, con Sogliano in prima linea, sono riusciti ad organizzare le proverbiali "nozze con i fichi secchi". In sintesi, poca spesa e massimo rendimento.

Giocatori in prestito come Cyril Ngonge, Jayden Braaf, Adolfo Gaich e Ondrej Duda sono infatti riusciti a dare una sferzata all'Hellas. Il tutto mettendo in campo ottime prestazioni, condite da qualche gol (alcuni decisivi). Non era facile né scontato: le cessioni di calciatori come Giovanni Simeone, Gianluca Caprari, Antonin Barak e Ivan Ilic avevano creato non poche lacune da colmare in rosa. Nonostante tutto, però, pare che il Verona sia riuscito a mettere qualche pezza decisiva, trovando delle valide alternative (seppur, come detto, in prestito).

La rincorsa riparte dal Napoli

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Ora la rincorsa del Verona ripartirà da un avversario non esattamente morbido. Gli uomini di Zaffaroni, infatti, voleranno a Napoli per affrontare la prima della classe, praticamente certa dello scudetto. Una missione sulla carta impossibile, ma che potrebbe comunque riservare qualche sorpresa. Il Verona, infatti, capita esattamente in mezzo alla doppia sfida del Napoli contro il Milan, valida per l'accesso alle semifinali di Champions.

I partenopei con tutta probabilità faranno un ampio turnover, senza poi considerare le diverse assenze, fra cui quella di Osimhen e dell'ex Simeone, fuori gioco per almeno 3 settimane. In sintesi, la speranza del colpaccio è viva.

 

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