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Parole durissime, quelle di Daniele Cacia, intervistato dal Corriere dello Sport di oggi.
L'attaccante, vicino al Bologna, dice: "Sono stato trattato come un cane, non tanto sotto il profilo calcistico, perchè non ho mai avuto la pretesa di sostituirmi a Toni, quanto dal punto di vista umano. Assurdo però pensare che non avremmo potuto giocare a fianco".
Ancora:"L'unico a credere in me è stato Sogliano che mi ha portato a Verona dandomi nuove occasioni. Con Mandorlini, invece, porta sbarrata nonostante i 24 gol segnati in B e il titolo di capocannoniere. Con Toni squalificato ha giocato addirittura il ceco Rabusic, unica sua presenza in campionato".
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