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Verona, meno complimenti e più punti. E Simeone lasciato in panchina…

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Ora servono risultati rapidi e un Hellas con maggiori certezze in attacco

Andrea Spiazzi

Sarò un po' tranchant. Mentre l'Inter sfrutta subito il suo nuovo fuoriclasse che ammazza la gara, il Verona lascia in ammollo Simeone, l'attaccante tanto desiderato. Nemmeno una mezzora, con un debutto al Bentegodi che avrebbe gasato lui e anche il pubblico. Ha dell'inspiegabile, vista tra l'altro la condizione fantasma di Kalinic e l'operazione al menisco di Lasagna, che poteva benissimo rimandare il suo rientro dopo la sosta. Appare inconcepibile come El Cholito sia stato lasciato spettatore. L'assetato nel deserto tiene l'acqua avuta in dono per la prossima volta.

Simeone, che per carità non è Ronaldo (101 gol in 132 partite in bianconero, ricordiamo agli juventini contenti della sua partenza) ma è comunque un attaccante vero con 50 gol in A all'attivo, deve essere da subito messo in posizione di leader. Non possono esistere gerarchie, né tentennamenti. Gli va data immediatamente una fiducia totale, per trarne il meglio. Poi sarà quel che sarà.

ZERO PUNTI, ORA BOLOGNA. Due gare zero punti. Tanti complimenti dei quali si farebbe volentieri a meno. Le partite durano 90 minuti. Tutto è rimediabile e perfettibile. Bisognerà farlo in fretta però, perché o si esce da Bologna con dei punti oppure si sarà già con l'acqua che sale. Chi deve salvarsi come l'Hellas lo sa bene. O metti in cascina un buon bottino nel girone di andata o sei costretto a penare tantissimo e a rischiare altrettanto.

LA ROSA. D'Amico ha messo in piedi una rosa all'altezza. Ha fatto (e sta ancora facendo, ci sono esuberi) un mercato al meglio delle possibilità del Verona. Serve più cattiveria in campo, servono certezze tattiche in avanti e anche dietro. Con Juric si sono fatti miracoli senza attaccanti, coi gol dei centrocampisti. Ilic ieri, bravissimo, lo ha ricordato. Ora un attaccante c'è. E siamo certi che coi rossoblù partirà dal primo minuto. Ci mancherebbe pure non fosse così.

Ciò detto, un grande in bocca al lupo, rinnovato, a Eusebio Di Francesco, che in queste due settimane avrà il tempo per lavorare in maniera proficua.

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