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Pagelle Hellas, Toni re di Verona, Viviani è uno spettacolo

Ionita è ovunque, Siligardi ci mette la fantasia, Emanuelson la tecnica

Matteo Fontana

GOLLINI 6,5

Chiude la porta a Zaza deviando sul palo la sua stoccata, quella che riaprirebbe la partita. Si inchina soltanto al rigore a tempo scadutissimo realizzato da Dybala.

 

PISANO 6,5

Tiene abbassato l’ingresso del recinto che porta verso la difesa gialloblù. Alex Sandro non lo supera mai. Prova di estrema attenzione, senza mai distrarsi.

 

BIANCHETTI 6,5

Puntuale in contenimento, accorto quando c’è da abbozzare il rilancio dell’azione. Dall’altro lato del campo ci sono maestri come Bonucci e Barzagli e lui fa buona figura.

 

HELANDER 6,5

Mezzo voto in meno per la titubanza, a risultato già acquisito, che lo porta a commettere un evitabile intervento falloso su Zaza, provocando il penalty del 2-1. Un neo da nulla in una gara di notevole maturità.

 

EMANUELSON 6,5

La sua miglior prestazione con la maglia del Verona. E la offre nel ruolo, che non gli è appieno congeniale, di terzino sinistro. Tecnica e concentrazione.

 

VIVIANI 7,5

Gol di pregevolissima fattura, a complemento di una partita giocata su livelli d’eccellenza. Stravince il duello con Lemina, è abile quando si abbassa e più che decisivo nelle fasi in cui ripropone l’azione. Fosse sempre stato questo, si dirà. Ma è un discorso che vale per l’intero Verona.

 

MARRONE 6

Se Viviani è il decodificatore del gioco dell’Hellas, a lui tocca orbitare nel suo cono d’ombra per una questione di equilibri tattici. Compito assolto con dedizione alla causa.

 

WSZOLEK 6

Alcune buone accelerazioni, con il solito peccato, quello di non essere preciso. Accidenti a quei piedi che girano troppo spesso dal lato sbagliato, già. Ma è indubbiamente utile.

 

IONITA 7

Il primo artiglio con cui il Verona attacca, avanzando in contropiede, è il suo. Serve a Viviani il pallone, cesellato, che poi si tramuta nel colpo di pennello del raddoppio dell’Hellas. Gagliardo.

 

SILIGARDI 7

Sulla fascia sinistra è la spada che spezza le resistenze della Juventus. Conferma i progressi già mostrati in questa fase conclusiva di stagione. Argento vivo addosso.

 

TONI 8

La Curva Sud lo proclama “vicesindaco”, lui saluta il calcio con gli occhi che si riempiono di lacrime. Un palo, un rigore trasformato alla Panenka, il tottiano “cucchiaio”, che è una prelibatezza per cultori. Immenso.

 

 

ROMULO 6

Qualche spunto.

 

GRECO ng

 

GOMEZ ng

 

 

DELNERI 7

Il suo Verona, retrocesso da due turni, ha raccolto 22 punti in 22 giornate, cosa che significa media-salvezza. Ma alla B l’Hellas non è scampato, e d’altro canto il “gap” di partenza era al limite dell’incolmabile. La Juve non è in formato europeo, d’accordo, ma per batterla ci vogliono organizzazione e disciplina: stavolta ci sono sia l’una che l’altra.

 

 

 

 

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