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Rafael, il ritorno dell’ex

Il portiere del Cagliari, bandiera del Verona, e il Bentegodi vuoto

Redazione Hellas1903

A Verona c'è già tornato, da giocatore, nel 2018.

Rimane in panchina, da vice di Cragno, nell'1-0 dell'Hellas al Cagliari, siglato su rigore da Romulo, suo grande amico.

Rafael ritroverà, sabato, un Bentegodi vuoto. Nulla a che vedere con lo stadio in cui per tante volte è sceso in campo, dai tempi della C1, della retrocessione in C2 evitata in extremis ai playout con la Pro Patria, fino alla doppia promozione, prima in B e dopo in A.

Per Rafael, con il Verona, otto stagioni e mezza, prima del trasferimento a Cagliari.

Dal 2007 al 2015, i ricordi sono molti. Ci sono stati momenti difficili, qualche errore pesante, ma tantissime parate straordinarie, giornate di gloria, un affetto condiviso con la gente e un legame forte con i colori dell'Hellas.

Nel dicembre del 2014, intervenendo alla presentazione del libro "All'inferno andata e ritorno - Cronache di quando l'Hellas "doveva" sparire", sugli anni in C-Lega Pro, Rafael non poté trattenere le lacrime.

Una bandiera che ha totalizzato con il Verona 314 presenze, quarto di ogni tempo per numero di gare giocate. Come lo chiamava, all'annuncio delle formazioni, il grande Roberto Puliero: "Saracinesca Rafael".

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