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Pagelle, Kalinic bravissimo, Caprari classe e velocità, Dawidowicz double-face

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Faraoni capitano coraggioso, Hongla fatica, Bessa non gira. Ilic, un tempo di talento

Matteo Fontana

MONTIPÒ 6

La Salernitana esercita tanta pressione e lui non la patisce. Nell’occasione che riaccende la partita, Gondo lo sorprende con una botta a corto raggio che non può ribattere. Coulibaly completa la rimonta: poco da fare

 

DAWIDOWICZ 6

Gara double-face: eccellente nel primo tempo, mentre nella ripresa soffre. Ha sfortuna nel rimpallo aereo che spiana a Gondo la strada dell’1-2.  Di lì in avanti si fa dura.

 

GUNTER 6

Deve tenere coperta la trincea dietro, lo fa con accortezza finché la partita non si trasforma in un rodeo in cui pure per lui c’è da non perdere la bussola.

 

MAGNANI 6

Incrocio di fisico e statura con Gondo, ma duella anche con Simy. Ci mette sempre concentrazione e temperamento. Viene ammonito e Tudor preferisce cambiarlo all’intervallo.

 

FARAONI 6,5

Non spinge a tavoletta sulla sua corsia, ma un motivo c’è: va ad aiutare abbassandosi sistematicamente sulla linea difensiva. Il suo apporto è una miscela di esperienza e intelligenza tattica. Altra prova da capitano coraggioso.

 

HONGLA 5,5

Non la conferma di Daniel Bessa, non la scelta di Adrien Tameze: a centrocampo tocca a lui fiancheggiare Ivan Ilic. Si batte con grande furore agonistico, ma non riesce a essere lucido.

 

ILIC 6,5

Interpreta con la consueta cifra di talento il ruolo di regista, bravo nell’innesco del contropiede, preciso nell’assist che lancia Kalinic verso il 2-0. Poi la gara, con la rete di Gondo, richiede a Tudor di sostituirlo con Tameze, che è più muscolare.

 

LAZOVIC 6

Molto incisivo, il duetto con Caprari funziona benissimo. Avrebbe la palla per firmare il 3-0 e dopo un’altra per il 3-1, gli difetta la precisione. Alla distanza emerge il peso del dispendio di energie della gara con la Roma.

 

BARAK 6

Perno fondamentale di questo Hellas, l’urto dei centrocampisti della Salernitana gli impone poco per volta di indietreggiare. Nel finale torna a farsi notare e colpisce la traversa su punizione.

 

CAPRARI 6,5

Subito fa un gran numero e appoggia di classe sui piedi di Kalinic il pallone che porta avanti il Verona. Fantasioso e veloce, con lui in campo l’Hellas riesce sempre a ribaltare l’azione.

 

KALINIC 7,5

Torna titolare, l’ultima volta era stata alla prima giornata con il Sassuolo e andò male. A Salerno in pochi minuti segna e porta avanti il Verona. Poi cala il bis e ci sarebbe spazio anche per una sensazionale tripletta, che gli viene negata dal palo. Come Magnani, gli pendeva addosso un’ammonizione e Tudor non ha potuto aspettare di toglierlo.

 

TAMEZE 6

Entra per placare la prevedibile tempesta che vuole scatenare la Salernitana. Lo fa a tratti, ma è efficace.

 

CASALE 6

Gioca con determinazione, usando gambe, testa e muscoli.

 

SIMEONE 6

 

Resta solo soletto lassù, perché il suo ingresso coincide con il rinnovato impeto della Salernitana. Si batte.

 

BESSA 5,5

Prova a gestire palla, ma non è facile cavarsela di fronte all’aggressività avversaria.

 

CETIN ng

 

TUDOR 6

Mosse di partenza indovinatissime: schiera il Verona “a molla”, si schiaccia e scatta, martellante in contropiede. Poi il gol che ridesta la Salernitana gli complica i piani. L’Hellas si abbassa tanto nel secondo tempo e viene ripreso. Occasione persa? In parte, ma uscire dall’Arechi con un punto non è una passeggiata di piacere. Lo spirito del Verona, con lui in panchina, è tornato.