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PIU’ FORTI DEI FISCHIETTI

La pessima direzione di gara di Cervellera fa già parte della storia. Gli arbitri danno e gli arbitri tolgono. Il gol del 2-1 di Toni col Sassuolo era in sospetto fuorigioco, ad esempio, off-side più evidente ancora di quello di...

Andrea Spiazzi

La pessima direzione di gara di Cervellera fa già parte della storia. Gli arbitri danno e gli arbitri tolgono.

Il gol del 2-1 di Toni col Sassuolo era in sospetto fuorigioco, ad esempio, off-side più evidente ancora di quello di Widmar che ha messo l’assist per Di Natale ieri.

Negli ultimi anni, grazie anche alla dirigenza Setti che ha saputo farsi rispettare nelle stanze dei bottoni, dobbiamo ammettere che gravi torti arbitrali, tali da condizionare la classifica finale, il Verona non ne ha subiti, e se ci sono stati abbiamo anche assistito (miracolo!) a decisioni dubbie prese a nostro favore.

Chi ha onestà intellettuale non può negarlo. Per stare sempre nel recente, ad esempio, a Genova c’era un rigore per il Verona nel primo tempo su Sorensen, ma ben due per la Samp (Martic su Regini e Pisano su De Silvestri) che in altri tempi sarebbero stati prontamente accordati.

Piuttosto, che si faccia in fretta a superare il momento della rabbia collettiva, e si scaccino le tentazioni di fare oltremodo le vittime. Si guardi anche alle 21 conclusioni verso la porta dell’Udinese contro le 13 del Verona e che ciò serva da sprone per fare di più, e ce n’è, a dispetto dei 40 punti conquistati.

Sono testa e gambe che devono dirigere le operazioni.

Col Chievo, innanzitutto, l’Hellas può mettere la ciliegina sul suo campionato. Una vittoria ristabilirebbe il bilancio stagionale nel derby: e non c’è solo da riscattare la sconfitta dell’andata (gol di Paloschi in fuorigioco, a proposito) ma ancor più la deludente prestazione che la squadra offrì davanti al proprio pubblico il 21 dicembre scorso.

Che la quattordicesima sconfitta stagionale con l’Udinese possa essere l’ultima, allora. Sperando che l’arbitro domenica sia all’altezza, ma che lo sia soprattutto il Verona, anche perché saremo in zona 12  maggio, che mica è una data qualunque, a proposito del “ricordiamoci dove eravamo”.

ANDREA SPIAZZI

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