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Tameze, l’ex allenatore Le Frapper: “Adrien è un gran lavoratore. E odia perdere”

Il tecnico ai tempi del Valenciannes: "Aveva capito subito che avere talento era inutile senza l'impegno"

Raffaele Campo

Uno dei volti nuovi di questo Hellas 2020-2021 è Adrien Tameze, centrocampista franco-camerunense classe 1996 approdato in estate dall'Atalanta. Juric sta puntando molto sulle qualità: fatta eccezione la sfida di San Siro contro il Milan, il giocatore è sempre fatto parte dell'undici titolare gialloblu.

"Hellas1903.it" ha contattato David Le Frapper, suo allenatore ai tempi del Valenciannes, precisamente nella stagione 2015/2016. Proprio con lui Tameze ha esordito in Ligue 2 il 3 luglio 2015 in occasione della partita in casa del Chamois Niortais, quando all'83' prese il posto di Slidja. Di lì a fine stagione divenne insostituibile.

Che ragazzo era Tameze?

"Lo ricordo anzitutto come una persona molto buona e discreta. Non vedeva l'ora di venire all'allenamento perché voleva crescere e imparare: aveva capito subito che il talento non serviva a nulla se non era unito al lavoro".

In campo quali erano le sue qualità migliori?

"Era dotato di una notevole abilità nel recuperare i palloni e nel rompere gli equilibri degli avversari. Non era un granché invece nel dribbling, ma aveva una buona visione di gioco. Con me ha sempre giocato in mediana, da classico numero 8. Inoltre odiava perdere. Apparteneva a quella generazione di giovani che ebbero grande successo in Ligue 2, successivmente lui e tanti altri sono infatti approdati in Ligue 1".

Peraltro a Nizza sia con Favre che con Vieira ha giocato quasi sempre da titolare.

"L'ho visto molte volte dalla televisione, Nizza è da sempre un'ottima realtà francese e quella squadra amava costruire il gioco partendo dalle basi e da dietro, e per un giocatore come Tameze era una situazione perfetta. Entrambi gli allenatori menzionati sono stati indubbiamente molto importanti per lui e la sua crescita".

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