news

1-1 al Bentegodi. Il Verona non decolla

In svantaggio su rigore i gialloblù pareggiano con un altro penalty di Gomez, ma in 11 contro 9 non riescono a vincere

Redazione Hellas1903

Un punticino, meglio di niente, ma è poca roba. La reazione gialloblù del secondo tempo è la cosa migliore che ci si porta a casa, in ricordo di un 1-1 con lo Spezia non certo entusiasmante. Motivo? In 11 contro 9 con 25 minuti da giocare devi vincere, c’è poco da fare. E lo devi fare anche a fronte di un avversario ricco di qualità in campo. Invece niente, dopo aver riacciuffato la gara l’Hellas se la lascia sfuggire. Contenti gli spezzini, che limitano in danni.

Primo tempo contratto del Verona, che ha in Jorginho e Rivas i più in palla. Lo Spezia mostra qualità in tutti i reparti e i primi venti minuti sono di marca ligure con Di Gennaro ad ispirare le punte Okaka e Sansovini, senza peraltro che si creino rischi eccessivi per Rafael.

La vera, prima occasione della gara, ce l’ha sui piedi Rivas, servito al bacio da Jorginho dopo uno scambio con Grossi al 21’. Sul dischetto, però, l’argentino aspetta troppo e Goian gli soffia l’occasione. Leggero il Verona in avanti, con Gomez e Grossi che si scambiano le fasce . Bacinovic è ordinato ma lento nell’impostare, e a volte impreciso. In avanti Grossi perde qualche pallone di troppo, la gara si trascina lenta fno al 36’ quando Hallfredsson scalda i tifosi con un forte tiro dai 25 metri fuori di poco. Applausi di incoraggiamento.

Al 39’ Crespo commette un grossolano errore atterrando Okaka quasi sulla linea di fondo: rigore netto, realizzato imparabilmente da Di Gennaro. Il Verona aveva protestato al 7’ per un fallo di mano poco dentro l’area, Giancola aveva fatto proseguire.

E’ un altro Hellas, scrollato da Mandorlini, quello della ripresa, che si apre con un paio di occasioni per Rivas, bravo ad inserirsi in area. Martinho spinge a sinistra (bravo), lo Spezia si chiude a riccio e Porcari al 2’ si fa espellere per doppia ammonizione.

I gialloblù prendono coraggio. Al 14’ debutta Cacia, che sostituisce Grossi e si piazza al centrattacco.  Rivas a sinistra è una spina nel fianco. Minuto 22 e la gara si gira. Rivas serve alla grande Gomez atterrato da Goian che viene espulso in quanto ultimo uomo.

Il rigore, calciato da Gomez, non lascia scampo a Russo. Il boato del Bentegodi dà il là all’arrembaggio gialloblù, che si trovano in 11 contro 9 con venti minuti da giocare ancora: un piatto succulento da non lasciarsi sfuggire.  Ma come spesso accade quando il boccone è ghiotto e fumante davanti ai tuoi occhi, per qualche strano motivo aspetti che si freddi, finchè qualcuno te lo soffia da sotto il naso.

Il Verona è sì pungente ma non pericoloso. Lo Spezia, sornione, attende e riparte. L’ingresso di Laner e Verdun apporta un 4-2-4 poco incisivo. Triplice fischio. I liguri si portano via un punto senza mai impegnare Rafael. Il Verona rimanda ancora l’appuntamento con la prima vittoria della stagione.

Andrea Spiazzi

Potresti esserti perso