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Caso plusvalenze, il Chievo rischia la B

Nelle carte della Procura Federale contestate valutazioni di giocatori moltiplicate del 9000% col Cesena

Redazione Hellas1903

Continua l'inchiesta della Procura Federale sul caso delle plusvalenze create dagli scambi di giocatori tra Chievo e Cesena, società deferite lunedì.

Secondo le carte della Procura, scrive "La Gazzetta dello Sport" oggi in edicola, i giovani transitati dal Chievo al Cesena (e viceversa) sarebbero stati ipervalutati per il 9000% del loro prezzo di mercato: "Giovani di serie, perfetti sconosciuti, avviati al massimo verso un’onesta carriera in Serie C, messi a bilancio per 4,5 milioni di euro", si legge nell'articolo.

Quest’ultima valutazione si riferisce al terzino Carlo Alberto Tosi, nato nel 2000, il cui trasferimento è stato iscritto per questa cifra nel rendiconto economico del Chievo.

La Procura avrebbe l'intenzione di chiedere la retrocessione per Chievo e una lunga squalifica per Luca Campedelli e per il presidente del Cesena (vicino al fallimento), Giorgio Lugaresi.

Il Chievo, in una nota diffusa dopo il deferimento, ha dichiarato di aver agito nel pieno rispetto delle norme.

Il Crotone, intanto, è pronto a reclamare il ripescaggio in Serie A.

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