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CIAO, AMICO ALE

Ci ha lasciati questa mattina, dopo improvvisa malattia, il nostro collega Alessandro Gentile

Redazione Hellas1903

Questo pezzo non l'avremmo mai voluto scrivere, e neppure immaginarlo. Alessandro Gentile è stato con noi fin da quando il nostro sito è nato. Prima come amico, poi come collaboratore. Negli anni scorsi ci siamo conosciuti sugli spalti del Bentegodi, in quella tribuna stampa in cui, alle prese con i tempi del lavoro, non sempre si ha modo di capirsi a fondo come persone.Ale portava con sé un grande senso di empatia. Con lui abbiamo condiviso, scoprendolo dopo, gli studi classici in quel liceo Maffei che è stata la culla dell'Hellas. Mai sguaiato, scherzoso e con uno humour raffinato, seguiva il Verona part-time, visto il lavoro in un'agenzia di comunicazione. Sempre misurato nei commenti, sempre equilibrato. Uno di quelli bravi, potete scommetterci.Al pubblico tifoso era poco noto perché non gli piaceva comparire e perché il calcio era, per lui, uno splendido gioco da vivere con la riservatezza che gli apparteneva. Con Ale si chiacchierava di Hellas e di Barcellona, della Spagna come della Juve o della Sampdoria, a cui lo legava l'attiva vicinanza alla Mus-e, la fondazione di Edoardo Garrone.Aveva iniziato la stagione con entusiasmo, aggregato alla piccola grande famiglia di www.hellas1903.it per curare le dirette twitter, e sempre pronto a qualsiasi compito, dall'intervista alla "dritta" di mercato (quante, e quante azzeccate).Quando, prima del derby con il Vicenza, abbiamo ricevuto una telefonata, in cui ci annunciava che per qualche tempo avrebbe dovuto assentarsi per motivi di salute ("Ma nulla di grave, appena torno mi faccio sentire"), il suo tono era il solito. Moderato, sereno. Ale, sempre pieno di pace interiore. E amava viaggiare, andare lontano: era stato in Islanda, in India, adorava il Giappone, che aveva visitato, come pure New York. Ciao Alessandro,

lo sgomento di non saperti più tra noi è grande, pari al dolore che dà una perdita così. Giovane, felice, calciofilo, bravo giornalista, generoso, gentile come il tuo cognome. Grazie per esserti appassionato così tanto nel collaborare con noi, per hellas1903.it. Ci mancherai molto.

Ci stringiamo attorno alla tua famiglia, così provata da questa profonda sofferenza, e ti ricordiamo col sorriso e l’amicizia che sapevi sempre offrire a chiunque.   

Andrea e Matteo

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