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Come gioca Juric, il nuovo allenatore del Verona

Allievo di Gasperini, il croato pratica difesa a tre, calcio offensivo e pressing continuo

Michele Tossani

Per Ivan Juric è l’occasione del rilancio dopo le tre stagioni altalenanti passate al Genoa. Che tipo di allenatore arriva a Verona? Dal punto di vista tattico, molto è stato detto del legame col suo antico maestro Gasperini.

Sicuramente, del suo mentore Juric ha preso l’idea di giocare un calcio offensivo, fondato sull’aggressività e sul pressing continuo. Tuttavia, fra i due allenatori esistono alcune differenze, a partire dalla ricerca di una certa fluidità nella fase di possesso. Juric infatti chiede di impostare a tre da dietro. Questo vuol dire partire con una difesa a tre ma anche modificare l’eventuale linea a quattro in modo da avere sempre tre giocatori in fase di costruzione bassa. La difesa a tre non è quindi un dogma per Juric. Tutto questo per la ricerca di una superiorità numerica che garantisca alla squadra una uscita più sicura da dietro attraverso il quadrilatero (questo sì gasperiniano) formato da difensore centrale in avanzamento, esterno di centrocampo, centrocampista centrale di parte e esterno offensivo. Dopo di che, verticalizzazione e velocità: questi sono i dettami del gioco di Juric in fase offensiva.

L’ex allenatore di Mantova, Crotone e Genoa non vuole un possesso palla fine a se stesso, ma la ricerca immediata della profondità. In fase difensiva invece, l’idea è quella di riconquistare palla il più avanti possibile. Se la riconquista avviene nell’altra metà campo, allora la giocata successiva è rivolta alla ricerca della verticalità. Di contro, in caso di riconquista in zone più basse di campo, si cerca il consolidamento del possesso ma sempre fatto alla massima velocità possibile al fine di trovare una zona dove attaccare la profondità.

In fase di non possesso il riferimento è l’uomo più che la posizione della palla. Da qui la richiesta di aggressività e la costante ricerca dell’uno contro uno in fase difensiva. La squadra deve difendere in avanti prestando al contempo massima attenzione alle coperture preventive. Questa è la filosofia di gioco mostrata finora da Juric e che l’allenatore di Spalato mette in pratica solitamente con esercitazioni svolte ad alta intensità. Un calcio quindi dispendioso sul piano energetico. Per questo sarà fondamentale il lavoro del preparatore Stjepan Ostojic e, magari, l’acquisto di giocatori resistenti in grado di supportare le idee del nuovo tecnico.

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