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DE VITIS: “PAZZINI UOMO DERBY, VERONA DEVI VINCERE”

L'ex gialloblù: "Sarà una gara combattuta, tre punti possono dare un po' di speranza"

Alessandro Lerin

A due giorni dalla sfida tra Verona e Chievo, Totò De Vitis parla ai microfoni di hellas1903.it del derby di sabato. Questa l'analisi dell'ex attaccante gialloblù.

Verona e Chievo si affronteranno sabato per il derby numero 16 della storia. Che partita si aspetta?

Il derby è sempre una sfida particolare, quindi certamente ci sarà una grande coreografia di pubblico. La partita è molto importante, più per il Verona che per il Chievo: sarà sicuramente un derby combattuto, con una squadra che ha più bisogno dell'altra di trovare la vittoria.

Un successo del Verona può riaprire i giochi in chiave salvezza o è già troppo tardi?

Riaprire i giochi forse è dire troppo, ma permetterebbe di tenere aperta una porta per cercare di rientrare nella lotta salvezza. Per il Verona è vitale vincere: con tre punti in tasca un po' speranza può ancora esserci.

Qual è l'arma del Chievo che l'Hellas dovrà temere particolarmente?

I risultati che ha ottenuto il Chievo sono arrivati per un'organizzazione di squadra che ha fatto la differenza, non per uno o due singoli. Per questo il Verona non dovrà concentrarsi su un giocatore in particolare, ma dovrà temere tutta la compagine di Maran.

Lei è tra i giocatori che hanno disputato più derby contro il Chievo (5) ed è stato il match winner della sfida del 1996. Cosa ricorda di quel gol e di quella partita?

Ricordo che era un derby molto sentito. Ci tenevamo molto e abbiamo avuto la fortuna di vincerlo. Su un mezzo errore del loro portiere, che sbagliò l'uscita, io ci ho creduto fino alla fine e insaccai praticamente a porta vuota. Fu una bella partita, un derby combattuto e credo vinto meritatamente da parte nostra.

Quello era un Chievo che non aveva ancora mai giocato in Serie A. Oggi, secondo lei, è un derby più sentito rispetto a vent'anni fa?

Credo che queste siano sempre partite con un loro fascino e una loro importanza, al di là delle categorie. Secondo me non fa differenza tra Serie B e Serie A: si tratta comunque di una partita sentita e importante per la città.

Dal '96 a oggi: chi può essere il match winner del Verona sabato?

Io dico Pazzini.

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