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Eurofinale, la storia di Prandelli è partita dall’Hellas

Indimenticabili i due anni in gialloblù del ct azzurro

Redazione Hellas1903

Era arrivato tra molte diffidenze, annunciato già nella primavera del 1998, Cesare Prandelli. Nuovo allenatore di un Verona che aveva appena cambiato proprietà, con la presidenza di Giambattista Pastorello.Prandelli veniva da un campionato balordo a Lecce, in A, concluso con l'addio anticipato alla panchina dei salentini che poi retrocessero. Un Prandelli giovane su cui Pastorello puntò forte, venendo ripagato da grandi risultati.Straordinaria fu la cavalcata che portò l'Hellas in A nel campionato 1998-'99. Otto vittorie di fila nell'andata spinsero il Verona al comando del torneo, un rallentamento nel ritorno non mise in crisi i gialloblù, che chiusero primi da soli.L'anno dopo i rapporti tra Pastorello e Prandelli si ruppero per contrasti sulla gestione del mercato. A novembre il tecnico firmò con il Venezia, anche se la cosa trapelò solamente molti mesi dopo. Intanto, però, il Verona giocò un calcio spettacolare e si salvò, arrivando nono, miglior piazzamento dai tempi di Osvaldo Bagnoli.Prandelli se ne andò tra le polemiche, lasciando i sogni di un grande Hellas incompiuti. Dopo il Venezia, per lui, ci furono il Parma, la breve parentesi con la Roma, chiusa per la malattia della moglie, e la Fiorentina.Stasera, a Kiev, il Cesare ct azzurro cerca di conquistare l'alloro europeo con l'Italia contro la Spagna di Del Bosque, del tiqui-taqa e dei due grandi blocchi madridista e barcellonista. E tutto è cominciato da Verona.

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