Ferrari, ieri l’udienza preliminare, ora si va al 13 novembre

Si è tenuta ieri la prima udienza al Tnas per il caso della squalifica di Nicola Ferrari in seguito alle vicende di Scommessopoli.Fermato per tre anni in primo e secondo grado per la presunta partecipazione alla tentata combine di una partita tra l'AlbinoLeffe, squadra in cui giocava, e il Rimini, un'accusa basata sulle dichiarazioni di Carlo Gervasoni, pentito pluricondannato, Ferrari, con il suo legale Stefano Bosio, si è rivolto in ultima istanza al Coni.L'udienza preliminare, davanti al collegio composto dagli avvocati Frosini, De Giovanni e De Luca Tamajo (in qualità di presidente), ha posto un nuovo termine per le controdeduzioni della Figc: quello del 13 novembre, giorno in cui si terrà la discussione.La difesa di Ferrari richiede un supplemento d'istruttoria affinché vengano escussi testimoni e parti in causa, a cominciare da Gervasoni, che sulla vicenda dell'attaccante del Verona non è mai stato sentito nei precedenti gradi di giudizio.Inoltre l'avvocato Bosio ha posto come domanda che sia chiarito il motivo della mancata tenuta in considerazione dell'sms inviato da Carobbio (anche lui era in forza all'AlbinoLeffe in quel periodo) a Ferrari, in cui, di fatto, viene sostenuta l'innocenza della punta del Verona.Stanti questi aspetti, è probabile che si vada, per l'emissione del lodo, oltre il termine del 25 novembre, con una proroga di un mese. Pochi giorni prima di Natale, dunque, Ferrari dovrebbe conoscere il verdetto definitivo sul proprio caso.La revisione della sentenza può avvenire anche nel merito, peraltro. E il Tnas ha quindi facoltà di derubricare il capo d'imputazione, tramutandolo da tentato illecito (pena minima tre anni) a omessa denuncia (un anno o meno). Ugualmente c'è la possibilità di un pieno proscioglimento per Ferrari, che continua a coltivare la speranza che le sue ragioni vengano infine riconosciute.M.F.