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Frey non dimentica: “Magnifica Verona, ti devo la carriera”

Il portiere francese del Genoa in vista della sfida di domani ricorda gli inizi in gialloblù

Redazione Hellas1903

Chi non ricorda lo striscione "Toglietemi tutto ma non il mio Frey" che riprendeva una pubblicità tv. Il biondo portierino francese diciannovenne che incantò Verona, soffiando il posto a Battistini e inanellando una serie di prestazioni da incorniciare con parate prodigiose che contribuirono alla salvezza, non dimentica che l'altare della serie A italiana glielo diede l'Hellas. Stagione 1999/2000, terz'ultimo anno di serie A, prima del lungo buio dei campionati minori, spesso mal giocati e privi di speranze concrete di risalita.Parla sul sito del Genoa, Frey. "A Verona fu un’esperienza breve, ma

intensa dice - che magnifica città! L’allenatore era Prandelli, e quella

piazza, che ricordo con affetto, fu il trampolino di lancio per la mia

carriera, così come di altri compagni. Ricordo volentieri quel periodo,

imparai tanto e soprattutto a gestire la pressione. Se non ricordo male,

disputai una trentina di partite. Chiusa questa parentesi,

concentriamoci sull’impegno di domani. Non sarà facile far pesare la

differenza di valori, ma ci teniamo a fare bene e a guadagnare la

qualificazione”.A.S.

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