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Ecco la vittoria. Arriva dolce e sofferta, a scacciare le nubi. Con carattere, grinta e grande volontà l’Hellas supera 2-1 un’Atalanta rimaneggiata nella formazione ma che si rivela fin dall’inizio un avversario comunque difficile da superare.
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Vittoria giusta, meritata, quella del Verona, dopo una gara giocata a volte con poca precisione ma sempre in avanti, sempre alla ricerca del gol.
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Cirigliano parte titolare, assieme a lui Jorginho e Hallfredsson formano il centrocampo. In avanti c’è Martinho con Iturbe e Toni.
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Equilibrio all’inizio, poi il Verona prende le redini. L’unico vero pericolo per Consigli è però un tiro di Martinho al 22’ dal centrosinistra dell’area. Il portiere salva in corner. Se il possesso palla è gialloblù, i bergamaschi giocano con ordine, soprattutto in difesa. Toni riceve palloni e viene fermato più spesso con le cattive, così come Iturbe. Jorginho non è brillante, mentre è Romulo ad accendere la gara con le sue discese a destra. L’Atalanta prende coraggio e prova ad uscire dalla metacampo. Lo fa bene al 28’ quando Denis con un perfido tiro dalla sinistra contringe Rafael in corner. Sempre il numero uno gialloblù respinge la punizione di Baselli poco dopo, ma nulla può al 42’ quando Denis lo fredda con un colpo sotto dopo un contropiede firmato Kone-De Luca. L’errore è però di Cirigliano, che si era fatto soffiare ingenuamente palla a centrocampo.
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Mandorlini cambia nella ripresa: fuori Cirigliano, dentro Gomez. E’ un 4-2-4 che mette sotto assedio l’Atalanta. Iturbe sbaglia schiacciando troppo il pallone di testa dopo una papera di Consigli che aveva favorito il cross di Toni. Poi Denis, dopo un erroraccio di Gonzalez, si trova a tu per tu con Rafael, che lo ipnotizza in corner. E’ un assedio la ripresa, e non si può dire che il Verona non ce la metta. Mandorlini toglie Martinho e mette Cacia. Passano i minuti, sale la tensione, l’Atalanta è in apnea e spazza numerosi palloni che piovono in area. Romulo non si ferma mai, Gomez entra bene e impegna Consigli. Toni è impressionante nel guidare senza sosta l’attacco. Il gol, meritatissimo, arriva al 37’ quando da corner Gomez insacca di testa. Poco prima Cacia si era mangiato un gol davanti a Consigli, ma lo stesso attaccante si guadagna il rigore della vittoria. Minuto 41’: Cazzola lo trattiene, De Marco fischia. Silenzio al Bentegodi, Jorginho è sul pallone. Il boato arriva. Il Verona torna a vincere e, con 25 punti in classifica, rafforza la sesta posizione, con le settime staccate di sei punti.
ANDREA SPIAZZI
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