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Il Verona di Zanetti perde la testa, il Lecce vince in 11 contro 9

Il Verona di Zanetti perde la testa, il Lecce vince in 11 contro 9 - immagine 1
1-0 ed Hellas al tappeto, confusione e nervosismo in campo: espulsi Tchatchoua e Belahyane. I pugliesi meritano la vittoria
Andrea Spiazzi
Andrea Spiazzi Direttore 

Il Verona perde per 1-0 a Lecce contro una squadra che realizza la quarta rete in stagione: l'attacco peggiore d'Europa. Già questo dice molto anche senza vedere la gara. Se la si vede, poi, sono solo dolori: una sola parata del portiere avversario (non difficile), due espulsi, due gol subiti e annullati al Var, un palo del Lecce.

Era la partita da non perdere in alcun modo, perfino il mai sinora ottenuto pareggio sarebbe andato bene per fermare il cortocircuito gialloblù, che invece si è evidenziato ancora in tutta la sua portata. Non serve a nulla avere più qualità in campo se non è la testa a comandare. Questo è forse il compito principale di un allenatore in tali situazioni. Zanetti ne cambia 6, Montipò compreso. Un segno di malcontento del un tecnico, che tuttavia non ha prodotto scossoni, anzi forse ha depresso ancor più un gruppo che sembra iniziare a seguire poco la sua guida. Tanta confusione, troppo nervosismo. Così non si va lontano.

FORMAZIONI

LECCE (4-3-3): Falcone; Guilbert, Baschirotto, Gaspar, Gallo; Coulibaly, Ramadani, Rafia; Banda, Krstovic, Dorgu

A disposizione: Fruchtl, Samooja, Borbei, Pelmard, Rebic, Tete Morente, Oudin, Sansone, Jean, McJannet, Pierotti, Pierret, Kaba

Allenatore: Luca Gotti

VERONA (4-3-2-1): Perilli; Daniliuc, Coppola, Ghilardi, Tchatchoua; Serdar, Belahyane, Duda; Suslov, Lazovic; Tengstedt

A disposizione: Montipò, Magro, Faraoni, Lambourde, Sarr, Bradaric, Livramento, Sishuba, Harroui, Kastanos, Dani Silva, Magnani, Alidou, Mosquera, Cisse

Allenatore: Paolo Zanetti

Arbitro: Maurizio Mariani (Sez. AIA di Aprilia)

Assistenti: Ciro Carbone (Sez. AIA di Napoli), Domenico Rocca (Sez. AIA di Catanzaro)

Zanetti rivoluziona mezza squadra rispetto a Bergamo. In panchina vanno Montipò, Magnani, Bradaric, Livramento, Kastanos e Sarr. Stupisce il cambio del portiere, mentre Tchatchoua va a sinistra della serie: piuttosto di Bradaric mettiamo di là il destro. A destra invece agisce Daniliuc. Si torna a 4 dietro, in mezzo Belahyane fa da play, mezzali Serdar e Duda, Lazovic e Suslov si muovono dietro a Tengstedt.

Banda, Krstovic e Dorgu è il tridente scelto da Gotti.

PRIMO TEMPO, LECCE SUPERIORE, TCHATCHOUA ESPULSO

Nei primi 45 minuti è il Lecce ad andare vicinissimo al vantaggio in tre occasioni. Dorgu e Rafia segnano ma ci sono prima un fallo dello stesso Dorgu, poi un fuorigioco. Ancora prima, al 15' Gaspar coglie il palo in colpo di testa a Perilli battuto. Il Verona fa poco-nulla, si registra un tiro di Serdar deviato in corner, poi tanta lentezza e fatica a costruire qualcosa di buono. Al 40' Tchatchoua butta giù Dorgu lanciato verso la porta, Mariani non ha dubbi e gli mostra il rosso.

SECONDO TEMPO, DORGU SEGNA, POI IL VERONA PERDE LA TESTA

Il Lecce passa al 51': Dorgu stavolta non è in fuorigioco, anche se segnalato dal guardialinee. Il Var dice che è valido il gol del danese, vero incubo del Verona, che raccoglie sul secondo palo un cross di Banda sul quale Coulibaly non era riuscito a intervenire di un soffio.

Zanetti toglie Tengstedt per Mosquera: nessun risultato se non una punizione fuori di poco di Suslov. Mosquera poi salva in corner una situazione pericolosa prima che Pierret ciabatti sul fondo. Entrano poi Lambourde e Bradaric per Lazovic e Serdar: cambi abbastanza inconcepibili se non per il fatto che a sinistra non c'è più nessuno.

La prima parata di Falcone è al 77' su botta di Suslov, il portiere respinge coi pugni. L'Hellas commette molte imprecisioni nel tentativo di attaccare.

ESPULSO BELAHYANE. All'82' anche il franco-marocchino perde la testa. Il centrocampista viene ammonito per un fallo su Dorgu, poi manda a quel paese Mariani che lo caccia dopo un altro giallo. Gravissimo l'errore di Belahyane che lascia la squadra in 9. Il cambio di Zanetti è fatto, all'84', per non prendere altri gol: entra Magnani per Daniliuc.

A questo punto il Verona spera solo in un miracolo, una palla buttata in avanti, un colpo di vento. Gaspar regala un calcio d'angolo all'88'. Batte Bradaric malissimo, calciando basso. Perilli blocca un tiro da fuori di Ramadani.

Ci sono 5 minuti di recupero. Perilli salva due volte su Tete Morente. Poi però sbaglia una rimessa dal fondo, alla Nicolas. Perilli va a tempo scaduto a cercare di colpire di testa, ci riesce anche ma senza frutto.

Il Verona è ufficialmente in crisi dopo la terza sconfitta consecutiva, la sesta nelle ultime sette gare. 10 i gol subiti e 1 solo fatto nelle ultime 3. La società deve preoccuparsi della pessima piega che la squadra ha preso dopo la sconfitta interna col Monza, la disfatta di Bergamo e una sconfitta senza attenuanti (e molti punti su cui riflettere) sul campo dell'ultima della classe. Ora il club, che tramite Sogliano ha difeso l'allenatore, dicendo in pratica che lo sosterrà fino in fondo, dovrà trovare il modo di uscire da questa palude.

LECCE-VERONA 1-0

Rete: 51' Dorgu

LECCE (4-3-3): Falcone; Guilbert (dal 63' Pierotti), Baschirotto, Gaspar, Gallo; Coulibaly (dall'86' Oudin), Ramadani, Rafia (dal 63' Pierret); Banda (dal 73' Tete Morente), Krstovic (dall'86' Rebic), Dorgu

A disposizione: Fruchtl, Samooja, Borbei, Pelmard, Sansone, Jean, McJannet, Kaba

Allenatore: Luca Gotti

VERONA (4-2-3-1): Perilli; Daniliuc (dall'84' Magnani), Ghilardi, Coppola, Tchatchoua; Belahyane, Duda; Suslov (dall'84' Dani Silva), Serdar (dal 65' Lambourde), Lazovic (dal 65' Bradaric); Tengstedt (dal 54' Mosquera)

A disposizione: Montipò, Magro, Faraoni, Sarr, Livramento, Sishuba, Harroui, Kastanos, Alidou, Cisse

Allenatore: Paolo Zanetti

Arbitro: Maurizio Mariani (Sez. AIA di Aprilia)

Assistenti: Ciro Carbone (Sez. AIA di Napoli), Domenico Rocca (Sez. AIA di Catanzaro)

NOTEAmmoniti: 26' Belahyane, 32' Guilbert, 56' Serdar. Espulsi: 40' Tchatchoua, Belahyane.

 

 

 

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