Le luci della ribalta non sono una novità per Juan Manuel Iturbe, un talento che ha un seguito internazionale da anni (ne aveva 16 al debutto come professionista, al Cerro Porteno di Pedro Troglio), nonostante la giovanissima età.
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ITURBE, C’E’ GIA’ LA FILA. MA IL VERONA SE LO TIENE STRETTO
Napoli, Fiorentina e Inter sull'argentino. La posizione del Porto
Dopo le prime grandi prove con il Verona, però, i fari del mercato sono diventati ancora più intensi.
Il Napoli, che ha una corsia privilegiata e che già era stato vicinissimo alla chiusura con Iturbe nel 2011, è in pressing.
Anche l'Inter, in procinto di sviluppare un nuovo assetto societario con l'ingresso del magnate indonesiano Thohir, pensa ad un primo grande colpo per la gestione in entrata.
La Fiorentina conta sugli ottimi rapporti con l'Hellas e punta forte su Iturbe.
Attenzione, però: il diritto di riscatto a 15 milioni di euro è per il Verona. Chiaro che per farlo valere, ad una cifra così importante, potrebbe diventare fondamentale un'alleanza con una big. Tanto più che la clausola rescissoria che il Porto ha posto a 60 milioni vale soltanto in caso di rientro in Portogallo: il club di via Belgio, invece, potrebbe ottenere il suo cartellino al prezzo, molto più basso, già fissato.
Le strategie sono già in corso (a maggior ragione perché il rischio di una disputa tra il Porto e la Pencil Hill, il fondo d'investimento rappresentato dall'agente del ragazzo, Gustavo Mascardi, non è irrilevante), ma per adesso Iturbe è un grande patrimonio gialloblù.
Il giocatore non è stato in alcun modo influenzato da quanto avvenuto in queste settimane. Pensa ad allenarsi al meglio, a rendere sul campo e pure a imparare l'italiano nella scuola di lingue convenzionata con l'Hellas. Vive con l'amico Cirigliano, in attesa di trovare una casa tutta per sé, e si è integrato a meraviglia nel gruppo gialloblù, al di là di quanto ha saputo mostrare nelle gare disputate fin qui.
M.F.
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