Yayah Kallon, fuggito dalla Sierra Leone a 14 anni per non diventare un bambino soldato, giunto dalla Libia a Lampedusa su un barcone e vissuto inizialmente a Cassine (Alessandria) prima che il calcio gli regalasse un sogno, ha bagnato il debutto col Verona (dove è arrivato in prestito dal Genoa) con il suo primo gol in serie A, un gol bellissimo e decisivo per la sua squadra, in grande sofferenza ad Empoli per più di un tempo.
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Empoli-Verona, Kallon, la gioia per il primo gol in A: “Non riesco nemmeno a descriverla”
L'attaccante gialloblù: "Spero di continuare a segnare per aiutare la mia squadra"
"Non riesco nemmeno a raccontare la mia gioia - dice l'attaccante ventunenne ai microfoni di Dazn - è troppo grande. Spero di poter continuare a segnare per aiutare la squadra. Oggi sentivo di poter fare una grande partita, ed è successo davvero. Vorrei fare anche tanti assist, oltre ai gol, e aiutare i miei compagni a raggiungere l'obiettivo. Ho messo un altro tassello, ma non ho ancora realizzato il mio sogno: voglio restare ad alti livelli e aiutare i compagni, insieme si cresce e si vince. La prima persona che chiamerò? Il nostro nutrizionista, che mi ha fatto una grande impressione sin dal primo giorno".
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