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La grinta di Cabal: “Per salvarci dovremo lottare sempre. A Verona per crescere”

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Il difensore colombiano: "Giocare in Europa è il sogno di tutti i colombiani. Yepes e Zapata i miei idoli"

Redazione Hellas1903

Juan David Cabal si è presentato alla stampa dopo il debutto di domenica scorsa a Firenze. Queste le parole del difensore colombiano acquistato dall'Atletico Nacional.

"Ho scelto Verona dopo aver parlato con la mia famiglia, abbiamo ritenuto fosse la miglior opzione per consentirmi di crescere come persona e professionista. Hanno influito anche la storia di questo club e la città.

Il debutto? La partita è stata molto difficile, è stata una soddisfazione personale, ma non per la squadra. Posso giocare sia sul centro-sinistra che da centrale. Il debutto è stato un sogno che avevo sin da bambino. Giocare negli stadi che vedevo in televisione da piccolo è meraviglioso.

Al Nacional ho appreso molto, ho lavorato duramente per arrivare in Europa, che è il sogno di tutti i colombiani.

Per noi è molto difficile fare questo salto, non abbiamo tutti la stessa mentalità. Ho lavorato molto per questo. Sono venuto qua per crescere, in Italia si formano i difensori centrali più forti. E poi l'allenatore era un difensore, e sono certo che potrà darmi molti consigli per agevolare la mia crescita.

Abbiamo un buon gruppo, siamo giovani e vogliamo crescere. Stiamo creando una "famiglia", non aver ottenuto risultati migliori non ci rende felici, ma lavoriamo molto duramente. Dobbiamo creare un Verona che combatta fino alla morte in ogni partita. Per salvarci dovremo lavorare al massimo.

Il campionato colombiano è di buon livello, ma l'intensità è inferiore rispetto a quella europea. Fisicamente sto bene, ma mi sto ancora adattando al modo di lavorare di questo gruppo. Sono qui per mettere a disposizione tutto quello che ho.

I miei riferimenti? In Colombia Yepes e Zapata. Sono quelli che giocavano in Nazionale nel primo Mondiale che vidi. Non li conosco personalmente ma ho imparato molto guardandoli in televisione".

Il numero 32? Mi è sempre piaciuto il numero 22, ma non ho avuto la possibilità di prenderlo. Il 23 è un numero importante per i giocatori di basket e di calcio, ho semplicemente deciso di invertirlo".

 

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