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LE PAGELLE, BOJINOV GENIO D’ATTACCO, GOMEZ DEVASTANTE

Redazione Hellas1903
Ottima la regia di Bacinovic. Albertazzi, una certezza

RAFAEL 6,5 - A lungo fa da spettatore, con l'unico pericolo che corre che è quello di ibernarsi. L'Ascoli, dopo il 3-0 dell'Hellas, si sveglia, il Verona si abbassa troppo e per il portiere paulista c'è da fare sia prima che dopo il gol di Zaza. Si guadagna la sua parte.CACCIATORE 6 - Gli chiedi ordine e regolarità e lui questo ti dà. Non è un giocatore di quelli che destano entusiasmo, non è appariscente, ma si prodiga per la causa comune e, da jolly, risponde bene sia come terzino che da mediano.MORAS 6,5 - Il padrone della difesa è questo greco che è già, e da anni, giocatore di serie A. Grande carisma, meriterebbe maggior considerazione nell'opinione degli addetti ai lavori e dello stesso pubblico. Ma è chiaro che, con uno così, anche le cose difficili appaiono facili.CECCARELLI 6,5 - Di nuovo titolare, di nuovo capitano. Parte dall'inizio, cosa che lo motiva a mille. Non commette sbavature, trova l'intesa con Moras, con cui coordina ogni movimento in copertura.ALBERTAZZI 7 - C'è da domandarsi come mai, fino a questo pomeriggio, avesse giocato soltanto 1' in campionato. Questo ragazzo ha la testa e la tecnica di un big. C'è chi esagera e lo paragona a un novello Maldini (vista la provenienza milanista). Quel che è sicuro è che il Verona non è mai stato sprovvisto di un terzino sinistro, come qualcuno ha sostenuto. Primo gol tra i "pro".BACINOVIC 7 - Regia arguta. Sbaglia il primo tocco alla fine del primo tempo. Dirige l'orchestra con l'impeto di Richard Strauss: così parlò Armin Zarathustra. Prima di lasciarlo partire, a gennaio (questa la voce che corre da settimane), sarà il caso di recuperarlo al meglio.HALLFREDSSON 6,5 - Bravo per quel che fa in campo, molto di meno per le parole fuori luogo sulle critiche ricevute dal Verona a mezzo stampa: i giornalisti fanno il proprio mestiere, lui, con i suoi compagni, pensi ai risultati. Ma noi gli diamo il voto soltanto per quanto esprime da giocatore: e non può che essere un giudizio positivo, tra la rete fatta e i chilometri percorsi.GOMEZ 7,5 - Peccato per quel palo schioccante che gli nega il bis. Sesto centro stagionale, finalmente libero dalle "catene" tattiche che l'hanno assillato a lungo. Non significa, questo, che non rientri per aiutare la squadra, ma di certo in questo modo può essere più incisivo e ficcante quando attacco.BOJINOV 7 - La regia dell'attacco del Verona è tutta sua. Esalta le qualità dei tre "soci" del quartetto avanzato. Non segna, e il gol lo meriterebbe. Sprigiona una costante sensazione di pericolosità. Per la B è un lusso, un fuoriclasse. Finora 202' giocati, esclusa la Coppa Italia. Permetteteci di essere perplessi, ma l'importante è ricredersi in tempo.CACIA 6,5 - Inizia a pesargli l'astinenza. Con il Cesena era squalificato, tra Cittadella, Brescia e Ascoli non segna più. Ma fa tanto movimento a supporto del collettivo, recupera palloni con un lavoro di fatica da centravanti di mestiere, come piace, e tanto, a Mandorlini. E il gol arriverà presto.GROSSI 6,5 - Un baronetto, a vederlo giostrare in questa maniera. Quando ha il pallone tra i piedi manda gli avversari in bambola. Elegantissimo, gioca in smoking. Dovrebbe solo affondare i colpi con più decisione.RIVAS 6 - Manda al diavolo un paio di contropiede. Ci mette volontà, ma non è al top e si vede.ABBATE ngCARROZZA ngMANDORLINI 7 - Cambiare è sinonimo di intelligenza. Lui lo fa, dopo aver passato diciassette giornate a tentare di far quadrare l'ininquadrabile. I punti sono arrivati lo stesso, grazie alle virtù della rosa, ma il gioco ha fatto spesso storcere il naso. Con l'Ascoli il Verona ha divertito, ha vinto, ha liquidato la pratica con sofferenze minime. Il 4-2-4 è il modulo secondo cui Sean Sogliano ha costruito questo Hellas, gli calza addosso come una scarpa morbidissima. Polonio, personaggio shakespeariano dell'Amleto, afferma di essere sempre fedele a se stesso e finisce male. Mandorlini ha dimostrato di essere di un'altra pasta e gli va data una forte stretta di mano. Matteo Fontana