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LE PAGELLE, GRAN TONI, DIFESA IN TILT
Donati e Jorginho in sofferenza, Martinho e Romulo goleador
RAFAEL 6
Ma che colpa abbiamo noi, cantavano i Rokes poco meno di mezzo secolo fa. E il ritornello lo può ripetere il portiere dell’Hellas, che viene sberleffato da batti e ribatti, rimpalli, dormite difensive in salsa mista. Quattro gol presi e poco da fare.
CACCIATORE 5,5
Il miglior terzino destro del momento, in Serie A, si prende una serata di svago. Nel senso che non attacca e non copre, troppo timido per essere vero. Mercoledì giocherà da ex con la Sampdoria: urge riscatto.
MORAS 5
Rientra e viene spostato dall’ondata nerazzurra. Risente dello stop obbligato di un mese: lento, gli scappano i riflessi sui tanti (troppi) palloni vaganti nell’area gialloblù. A partita già chiusa si prende pure l’espulsione per un testa a testa con Belfodil: decisione eccessiva di Celi, ma il danno è fatto.
MAIETTA 5
Rilanciato nel mucchio a tre settimane dall’infortunio-ricaduta di Bologna, non è il centrale anima e cuore che appassiona Verona: San Siro lo trasforma in un capitano ansioso, insicuro. Una serata bruciante anche per lui.
AGOSTINI 5
Non c’azzecca mai. Dal primo minuto, fino a quando non viene sostituito, va fuori fase. Pim-pum-pam, l’Inter se la ride alle sue spalle. In particolare quando si blocca in area piccola e dà il la al 3-1 di Cambiasso, tenuto in gioco per un offside che non scatta.
ROMULO 6
Corri Forrest corri. Non sempre con lucidità, ma lui non si ferma mai. Zompa sulla sponda di Toni per il gol che riapre (almeno nelle ipotesi) la partita. Meno efficiente del solito, ma se la cava con tenacia.
DONATI 5
Travolto da un insolito destino. Ossia l’urto dell’Inter: lo schiacciano con la superiorità numerica, così lui non riesce né a impostare né, cosa che più gli si adatta, a fare da diga davanti alla difesa. Nel marasma iniziale si perde in un bicchier d’acqua.
JORGINHO 5
Il piccolo principe balbetta sul palco più prestigioso. Ci sta, anche perché in tre anni non l’abbiamo mai visto così impacciato. Quindi non può essere soltanto colpa sua. Butta male, stavolta.
ITURBE 5,5
Quando deve difendere gli viene l’orticaria. Talento ingabbiato, che quando ha la palla tra i piedi regala possibili incanti, sfumati tra le ombre di un Meazza che lo abbaglia.
TONI 6,5
Imponente, gigantesco. Due reti del Verona, e le crea lui. Un’altra la segna, ma gliel’annullano (il fischio arriva molto prima, ma il fallo non si vede). Senza di lui l’Hellas perderebbe metà delle certezze che ha.
MARTINHO 6
Al primo sprint segna. Gli strizzano l’occhio e lo paragonano a Gareth Bale. Piero Fanna l’ha eletto a pupillo virtuale: in pratica, un’investitura. Va e viene, in un chiaroscuro che diventerà a breve più luminoso.
DONADEL 6
Mette ordine dove, prima, c’era una gran confusione: merito indiscusso.
CACIA ng
GOMEZ ng
MANDORLINI 5,5
Non sempre si può vincere. E a San Siro, in quello che è stato per tanti il suo territorio, le busca. Lascia perplesso il fatto che un tecnico attento alla fase difensiva come lui (e agli equilibri in genere) ne prenda quattro con tanta facilità. Evidente che l’atteggiamento è stato errato. Gli girano a mille, scommetteteci.
MATTEO FONTANA
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