LE PAGELLE, RAFAEL EVITA GUAI PEGGIORI, MARQUES DISASTRO

RAFAEL 7

Se il Verona non subisce la peggior sconfitta in 111 anni di storia lo deve a questo portiere brasiliano, sempre decisivo anche quando incassa sei gol.

MARTIC 5,5

Rientra dopo un mese di assenza. Difficile dargli troppo contro, visto che contiene come può. Non attacca mai, peraltro.

SORENSEN 5,5

Si arrangia come può, nemmeno male. Finché ci riesce, perlomeno, bunkerizza la difesa dell’Hellas. Si spegne troppo presto.

MORAS 5,5

Dirige una difesa che sbarella in ogni senso. E per questo non può essere sufficiente, per quanto ci provi pure, lui, a tenere il timone che sfugge.

MARQUES 4

Maledetto autunno, che gli confonde i pensieri. Un concentrato di errori che terrorizzano e fanno la gioia del Napoli. Folle lo scivolone che lancia Higuain verso il decisivo 3-2.

BRIVIO 5,5

Parte bene, finisce male, bucato da tutte le parti da un Napoli che non conosce confini. Da rivedere in condizioni più ragionevoli.

IONITA 5

Dovrebbe contenere a centrocampo, invece perde uomini e mezzi. Incertissimo in copertura, mai propositivo.

TACHTSIDIS 5

Livello ridotto, danni in abbondanza Non protegge la difesa e molto, troppo sbaglia in fase di impostazione.

HALLFREDSSON 5,5

Gran gol, con commozione toccante. Ma poi non ne becca più una. Fallisce il diagonale del 2-0, e da lì sparisce. Erroraccio in disimpegno sul 3-2 del Napoli.

GOMEZ 5,5

Si arrangia come può. Mediano o terzino? Non attaccante, e questo è sicuro. Mai visto in attacco. Difetto grave.

TONI 5,5

Enorme lavoro in ripiegamento. Non basta, però, visto che si mangia il bis dell’Hellas. Sale e scende, decisivo eppure limitato.

NICO LOPEZ 6,5

Un gol sontuoso, quello che spinge il Verona verso una nuova vita, subito frenata da Higuain. Impensabile lasciarlo fuori.

NENE’ 5

Ha la palla per ridurre le distanze e la spreca. Era già successo con il Milan. Recidivo e qundi bocciato.

SAVIOLA ng

MANDORLINI 4,5

Due trasferte a Napoli: 11 gol subiti. Fuorigrotta non gli porta bene. Ma è così con tutte le grandi. Troppo timido prima, troppo spregiudicato poi. Ne viene fuori un’umiliazione che non si può dimenticare.

MATTEO FONTANA