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LE PAGELLE, SVARIONE RAFAEL, SALA SPENTO, GRECO UNICA LUCE

Gomez e Siligardi, poche folate. Pazzini si sblocca ma il suo gol non basta

Matteo Fontana

RAFAEL 5

Colpa grave l’incertezza sul cross di Bruno Fernandes che Théréau tocca in rete per il pareggio. E non è l’unica tentennamento della sua partita.

SALA 5,5

Al Verona continua a mancare maledettamente la sua spinta. Non è ancora ricomparso il giocatore rombante che si è visto nello scorso campionato. Troppe imprecisioni.

MARQUEZ 6

Alcune chiusure essenziali, registra la difesa e il Verona non corre rischi. Fino al gol di Théréau che mette nei guai i gialloblù.

MORAS 6

Non si fa ipnotizzare dall’estro del sempiterno Di Natale. Stacca a ripetizione e intercetta palloni. Ma, alla fine, non basta per evitare l’1-1.

SOUPRAYEN 6

Per attitudine è votato a spingere in fascia e invece lo fa poco, dovendo occuparsi perlopiù di contenere. Dal suo lato parte l’azione del pari, ma non ha grosse responsabilità.

GRECO 6,5

L’unico a cercare davvero di dare effervescenza alla manovra prevedibilissima del Verona. Dinamico, svelto nel distribuire il gioco, tampona in copertura.

MATUZALEM 5,5

In ritardo di condizione, mai al centro della manovra, il suo contributo si ferma alla generosità.

HALLFREDSSON 6

Si prodiga avanti e indietro, spremendo tutte le energie che ha a disposizione. Non ha spazio per tentare l’inserimento, per quanto ci provi.

SILIGARDI 5,5

Ha il merito di guadagnarsi il rigore che dà il vantaggio al Verona, ma è l’unica luce in una gara in cui resta in ombra: non inventa, appassisce presto.

PAZZINI 6

Si sblocca dal dischetto ed è un buon ritorno dopo l’infortunio alla caviglia. Si sbatte in avanti, spesso poco assistito dai compagni di reparto.

GOMEZ 5,5

Sprazzi ridotti, nel primo tempo ha qualche intuizione, ma finisce per isolarsi sulla corsia esterna senza offrire sussulti.

 

PISANO 6

Sul binario di destra argina, e non ha patemi, la corsa dell’Udinese.

HELANDER e IONITA ng

 

MANDORLINI 5

Doveva essere un Verona a passo di carica, con il sangue agli occhi per centrare la prima vittoria in campionato. Invece si vede una squadra che non è pervasa dal necessario fuoco sacro. Una volta in vantaggio sospende le operazioni in attacco. Di nuovo passa alla difesa a cinque nel finale, di nuovo l’Hellas prende gol. La classifica resta magra.

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